Titolo originale: Les nouveaux médias ont perturbé la communication sur la grippe H1N1

Fonte: Romandie News

traduzione di Giuditta

 

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Ginevra, 13 aprile 2010 – "Twitter, blogs, e-mail … i nuovi media hanno perturbato l’informazione sull’influenza pandemica H1N1, la cui apparizione, solo un anno fa, aveva messo sotto sopra il mondo intero",
hanno sottolineato martedì scorso l’OMS (Organizzazione Mondia le della Sanità) e alcuni esperti.
Ci sono state "notizie, sospetti, molte speculazioni e critiche nei media",
ha ricordato il consigliere dell’OMS incaricato dell’influenza, il dottor Keiji Fukuda, tornando sulle difficoltà incontrate da parte dell’organizzazione, durante i suoi tentatici di informare sulla "pericolosità" della pandemia.
Mentre nell’aprile 2009, l’apparizione dell’influenza sul continente americano aveva messo il mondo in allarme, e la sua rapida diffusione faceva temere una catastrofe sanitaria importante, "le informazioni erano molto più disponibili e decentralizzate che prima", ha osservato. Mentre i "media tradizionali" hanno, ovviamente, ritrasmesso le informazioni fornite dalle autorità, ma anche dibattiti, dubbi e polemiche sulla nuova influenza, numerosi media moderni, si sono anch’essi appropriati del soggetto, ha detto citando "Internet Twitter, blog e e-mail".

La gestione internazionale della pandemia dell’influenza H1N1 è valutata da lunedì a Ginevra da parte di esperti, mentre le critiche si sono moltiplicate contro l’OMS, accusato di aver esagerato la minaccia sotto l’influenza delle aziende farmaceutiche.

Martedì scorso, gli esperti hanno deciso di esaminare più in dettaglio la questione della comunicazione, a proposito della quale il dottor Fukuda ha ammesso che c’era stato "confusione", soprattutto per quanto riguarda la terminologia utilizzata per il virus e per la pandemia.

In un mondo sempre più "complesso", l’OMS deve imparare ad "anticipare e rispondere alle aspettative e alle  mutevoli preoccupazioni della gente", ha detto.

Un ex responsabile delle malattie contagiose dell’OMS, David Heymann, ha anche  lui sottolineato che ormai esiste  "un nuovo fattore" da prendere in considerazione nella comunicazione sulle gravi crisi sanitarie.

"E’ molto difficile correggere gli errori, una volta che sono in circolazione su Internet e le reti sociali ", ha  spiegato all’AFP.

L’OMS ha visto i suoi piani andare in fumo! Quali saranno i piani futuri?
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