La notizia viene dall’edizione internazionale (in inglese) del quotidiano finlandese Helsingin Sanomat che il 25 agosto 2010 ha pubblicato l’articolo H1N1 vaccinations suspended over narcolepsy scare di cui qui diamo la traduzione [con qualche doveroso commento tra parentesi quadre]

Vaccinazione contro H1N1 sospesa per timore della narcolessia
Almeno 15 casi di narcolessia fra bambini ed adolescenti nei sei mesi passati
La possibilità di ottenere risarcimenti per i bambini e gli adolescenti recentemente diagnosticati con narcolessia dovrà essere valutata se viene dimostrata una connessione tra la malattia e il vaccino contro l’influenza suina, afferma il Ministro dei Servizi Sociali Paula Risikko (Partito della Coalizione Nazionale). [Figuriamoci se in un gioco in cui entrano multinazionali di prim’ordine governi che complicemente hanno acquistato da loro milioni di dosi con contratti al limite dell’illegalità, ci può essere un pizzico di rispetto per il cittadino che si ammala? Si sospende il vaccino ma si tergiversa, la si tira per le lunghe ci sarà mai qualcuno che otterrà un risarcimento?]

“La questione deve essere valutata quando sono stati fatti tutti gli studi. Gli esperti insistono che se la malattia e la vaccinazione sono in connessione, noi lo scopriremo.”

“Comprendo il dolore delle famiglie e la serietà della situazione, ma è troppo presto per prendere una decisione su chi ha la responsabilità di risarcire.”
L’Istituto Nazionale per la Sanità e per l’Assistenza Sociale (THL) ha deciso giovedì di raccomandare che le vaccinazioni contro l’influenza suina col vaccino Pandemix vangano sospese fino a quando verrà sarà stabilito se il vaccino sia o meno la causa dell’aumento di casi di narcolessia fra bambini ed adolescenti.

Giovedì si è arrivati a 15 nuovi casi della malattia, che fa addormentare improvvisamente senza alcun preavviso, sono stati diagnosticati a partire da Dicembre tra i bambini e adolescenti di un’età compresa tra i 5 e i 16 anni.

C’è una chiara correlazione temporale tra questi casi e le vaccinazioni contro l’influenza suina. [Ma vaglielo a far capire al governo, ai servizi sanitari ed all’azienda che produce il vaccino]

In aggiunta ai casi confermati, ce ne sono allo studio alcuni nei quali la malattia è sospetta.
Normalmente circa sei casi di narcolessia tra bambini e adolescenti vengono diagnosticati ogni anno in Finlandia [e adesso ne compaiono 15 in 8 mesi, ovvero il triplo, un dato preoccupante; e non viene il sospetto che anche gli altri casi possano essere correlati ad effetti collaterali di altri farmaci o vaccini?].

Un numero inusualmente grande di pazienti sono stati inoltre diagnosticati in Svezia dopo la somministrazione del vaccino contro l’influenza suina. non ci sono informazioni di nuovi casi in altre nazioni. [è recente la notizia di alcuni casi anche in Francia – N.d.T.]
Sospendere le vaccinazioni è una precauzione, dice Pekka Puska, direttore generale del THL [Istituto Nazionale per la Sanità e per l’Assistenza Sociale]. Egli afferma che la sospensione continuerà fino a quando la questione sarà sufficientemente investigata.

Risikko [la già citata ministra dei Ministro dei Servizi Sociali] confida che gli ufficiali sanitari e gli esperti di vaccini saranno capaci di determinare se è possibile somministrare vaccini contro l’influenza suina contemporaneamente ai vaccini contro la normale influenza stagionale. [Ma ci possiamo fidare di questa gente che conduce le indagini? Non è evidente il conflitto di interessi? Chi controlla il controllore? Ufficiali sanitari ed esperti di vaccini che hanno sempre spinto alla vaccinazione di massa potranno in tutta sincerità ammettere il proprio errore anche se ci fossero le prove più evidenti? Che interesse potrebbero mai avere nell’ammettere le proprie colpe? Nessuno! Tutta quella gente sarebbe di sicuro molto più interessata ad auto-assolversi.]

Lei dal suo canto ha fiducia nel fatto che i vaccini siano sicuri. “Quando una pandemia si sta verificando, devono essere prese decisioni rapide. In una situazione di pandemia, non è mai possibile intraprendere ricerche dai tempi molto lunghi, perché ciò richiederebbe migliaia di test, e l’esame di migliaia di soggetti che partecipano alla sperimentazione.” [Ringraziamo la signora ministra per averci confermato che la sperimentazione non è stata sufficientemente approfondita ed adeguata; in tal caso dire che i vaccini siano sicuri è un atto dogmatico di fede più che un atto di fiducia, ma forse lei si è persa le notizie di tutte le persone danneggiate o uccise da questi vaccini.]
Il THL puntualizza che ci possono essere molte ragioni dietro questo incremento di casi di narcolessia: l’influenza suina, il vaccino, o un’interazione del vaccino con un’infezione. [E qui si rischia di cadere nel ridicolo: la causa della narcolessia in soggetti vaccinati contro la suina sarebbe la suina stessa? Ma se i vaccini sono efficaci e sicuri come asseriscono le autorità vuol dire che queste persone non hanno contratto l’influenza suina proprio in quanto vaccinate! Se poi la causa fosse davvero una interazione tra il vaccino ed un’infezione ciò vuol dire che il vaccino è comunque alla base del danno. Insomma, traendo le logiche conclusioni dalle dichiarazioni dell’Istituto Nazionale di Sanità, per potere scagionare il vaccino bisognerebbe per forza ammettere che esso non protegge dal virus dell’influenza suina; ma in tal caso sarebbe dimostrata l’inutilità di queste campagne di vaccinazione costose e per giunta inefficaci.]

Marjo Renko, presidentessa del gruppo nazionale di esperti sui vaccini, ha affermato giovedì, in un’intervista durante un telegiornale, che una sostanza contenuta nel vaccino è sospettata di essere la causa della narcolessia. In seguito Renko ha detto che quelle parole erano state citate al di fuori del loro contesto. “Non c’è prova che l’incremento dei casi di narcolessia possa essere legata ai vaccini. noi non sospettiamo niente. Questa è pura speculazione.” [Non avendo visto quell’edizione del telegiornale in finlandese sospendiamo il giudizio, però ci consenta, signora Renko, il sospetto che le sia scappata una mezza verità che ha poi voluto smentire.]


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