DI

HUMAN RIGHT INVESTIGATIONS
Global Research

L’indagine in corso dall’HRI sui bombardamenti dell’11 aprile su Misurata con le bombe a grappolo ha trovato prove convincenti del fatto che il bombardamento è stato compiuto dalle forze navali USA.
Il bombardamento di Misurata

Il 15 aprile del 2011, durante il giorno, a Misurata sono state mostrate agli uomini di Human Rights Watch (HRW) e a C.J. Chivers, un giornalista del New York Times, alcune sotto-munizioni di una bomba a grappolo MAT-120.
In quel pomeriggio, durante gli scontri tra i ribelli e le forze lealiste, il personale di Human Rights Watch ha assistito all’atterraggio di un gruppo di 3 o 4 ordigni nelle aree residenziali di Misurata. HRW ha assistito agli effetti di quei bombardamenti.

In questi attacchi sono stati uccisi dei civili e l’Alto Commissario per i Diritti Umani, Navi Pillay, ha condannato “il ripetuto utilizzo delle bombe a grappolo e degli armamenti pesanti da parte delle forze del governo libico nel loro tentativo di riguadagnare il controllo della città assediata di Misurata.”

Ha anche riportato che una bomba a grappolo potrebbe essere esplosa a un centinaio di metri dall’ospedale di Misurata dove altri due pazienti sembravano essere stati colpiti da proiettili di mortaio o dal fuoco dei cecchini: “Usare armamenti imprecisi come sono le bombe a grappolo, i lanciarazzi multipli, i mortai e altri tipi di armamento pesante nelle aree urbane affollate ha come conseguenza inevitabile il ferimento dei civili.”

La corsa nel giudicare

Sia HRW che C.J. Chivers hanno subito attribuito questi attacchi al regime di Gheddafi e la notizia è andata su tutte le prime pagine dei giornali e dei notiziari televisivi in tutto il mondo.

Ecco la copertura della notizia data da HRW e del New York Times:

Il report di Human Rights Watch del 15 aprile durante il quale le forze di Gheddafi hanno sparato armamenti a grappolo è stato verificato

Il report di CJ Chivers del 15 aprile, ‘Le truppe di Gheddafi sparano le bombe a grappolo nelle zone abitate’

Fred Abrahams sul programma della BBC, Radio 4 Today, del 16 Aprile del 2011

In risposta alla domanda del perché quelle munizioni, che fanno parte dell’arsenale NATO, fossero state sparate dai libici invece che dalle forze NATO, Fred Abrahams ha detto: "Perché il MAT-120 è sparato dal mortaio e la NATO non ha truppe sul terreno."

Quando è stata informata del fatto che le bombe a grappolo erano state rinvenute a Misurata, la reazione di Hillary Clinton è stata: “È una notizia preoccupante. Ed è uno dei motivi per cui la battaglia di Misurata è così impegnativa, perché è uno scontro ravvicinato, si svolge in un’area urbana e ciò crea molti problemi alla NATO e all’opposizione.”

La bomba a grappolo MAT-120 può essere sparata dalle forze navali

L’armamento MAT-120 viene in effetti lanciato da un mortaio, ma è un armamento pesante di un tipo che può essere usato anche in specifici sistemi d’arma che sono montati su una torretta.

Ecco un sistema AMOS su un CB-90 in azione:

Armi scelte per le Operazioni Speciali

http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=LqsxrNexjkY

La combinazione del munizionamento del MAT-120 col Combat Boat 90H viene considerato ideale per il sostegno del fuoco negli ambienti urbani e l’unico tra i sistemi d’armamento in dotazione alla coalizione che può essere usato in queste operazioni.

Come ha riferito nel giugno del 2007 il capitano Evin H. Thompson, Comandante del Gruppo Speciale Navale da Combattimento Four, in relazione alla specifica domanda sull’utilizzo della marina USA dei sistemi d’armamento CB90-H e AMOS (che sparano il MAT-120), “gli Amos o armamenti simili – installati nelle mie imbarcazioni a segnale ridotto – offrono alle operazioni speciali e alla nostra marina la possibilità di essere clandestinamente in un luogo offrendo la capacità di agire se le circostanze lo permettono.”

La Squadra Speciale di Soldati da Combattimento del Gruppo Speciale della Marina USA è specificamente addestrata alle scorrerie notturne e al supporto ravvicinato per le unità SEALS nelle acque costiere e inoltre possiede una flotta di CB-90.

La NATO ammette il bombardamento di Misurata

Nel periodo in cui questi ordigni sono state utilizzati era in corso un aspro combattimento tra le forze ribelli e quelle lealiste, mentre le forze della coalizione stavano fornendo il fuoco di sostegno e altri servizi speciali ai ribelli per prevenire che i lealisti riprendessero il controllo della città, cosa che veniva considerata come la fine dell’ultimo caposaldo dei ribelli nella Libia occidentale.

Il nostro aggiornamento sul bombardamento di Misurata ci mostra che la NATO ha ammesso di aver bombardato usando “alcuni armamenti” all’interno della città di Misurata.

Le informazioni scorrette della vendita dei MAT-120 alla Libia da parte della Spagna

Abbiamo scoperto che l’informativa secondo cui Instalaza, il produttore spagnolo del MAT-120, avrebbe ammesso di aver venduto queste armi alla Libia era priva di fondamento. Infatti Instalaza ha negato di averle vendute alla Libia.

Le munizioni rinvenute a Misurata erano datate 2007 (lotti 02/07 e 03/07) e il governo spagnolo ha interrotto le concessioni per le esportazioni di armi l’11 giugno del 2008.

I falsi report secondo cui queste munizioni erano state vendute alla Libia sono sbagliati a causa di un errore di lettura dei dati delle esportazioni che sono elencate nel documento emesso dal governo spagnolo, e questo errore è stato riportato dai media fino alla pubblicazione di un articolo apparso su Solidaridad il 15 settembre del 2008. È probabile che gli organizzatori del bombardamento di Misurata conoscessero questi report e hanno così creduto che la Libia possedesse i MAT-120.

I documenti del governo spagnolo mostrano le licenze concesse dalla Spagna nel 2007 per l’esportazione in Libia di armi della categoria 4, che comprende bombe e missili, e un’esportazione fu in effetti conclusa per questa categoria nel 2008. L’ammontare del valore delle tre licenze del 2007 era di 3,823,500 euro e le effettive esportazioni hanno riguardato due licenze per 3,839,210 euro nel 2008. Non ci sono dettagli in questi report su queste spedizioni e da cosa erano composte o su quali fossero le compagnie (anche se i dettagli sono stati forniti separatamente per gli equipaggiamenti bi-uso nel 2008, radar e materiale di laboratorio).

Delle nazioni a cui la Spagna ha venduto munizioni di categoria 4 nel 2007 e nel 2008, solamente tre sono coinvolte nel conflitto libico e non hanno aderito al trattato sulle bombe a grappolo: queste nazioni sono la Libia, il Qatar e gli Stati Uniti. Ma tutti si sono precipitati ad incolpare la Libia in base agli errori di lettura di questo report.

Comunque, l’analisi dei documenti ufficiali del governo spagnolo dimostra che la compagnia spagnola Instalaza non ha esportato armamenti a grappolo in Libia nel 2007/08.

Infatti il MAT-120, essendo un proiettile di un mortaio, è un armamento di categoria 3 (munizione), non una categoria 4 (bomba) e la Spagna non ha esportato armamenti di categoria 3 in Libia nel 2007 o nel 2008. Quindi le bombe esportate dalla Spagna in Libia nel 2008 non erano i MAT-120 ma qualcos’altro. La Spagna ha invece esportato armamenti di categoria 3 negli Stati Uniti.

Qui sotto abbiamo un estratto da un Documento Ufficiale del Ministero spagnolo sulle esportazioni del 2007 che mostra come siano suddivisi i vari articoli:

DESCRIZIONE DEI 22 ARTICOLI PRESENTI NELLA LISTA DEL MATERIALE PER LA DIFESA (DECRETO REALE 1782/2004 DEL 30 LUGLIO)

2 Armi leggere senza elica in canna con un calibro di 20 mm o superiore:
Armi da fuoco (inclusi pezzi d’artiglieria), fucili, howitzers, cannoni, mortai, armi anti-carro, lancia proiettili, lanciafiamme, fucili senza rinculo, attrezzature per la riduzione dei segnali, fumo militare, proiettori o generatori di gas o pirotecnici e strumenti per la visibilità.

3 Armamenti, ordigni e componenti
Munizioni per le armi soggette al controllo degli articoli 1, 2 o 12. Congegni per la regolazione delle micce che includono custodie, collegamenti, bandelle, erogatori di potenza dalla forte uscita, sensori, sottomunizioni.

4 Bombe, siluri, razzi, missili
Bombe, siluri, granate, candelotti fumogeni, razzi, mine, missili, bombe anti-sommergibili, cariche per le demolizioni, ordigni “pirotecnici”, cartucce e simulatori, granate fumogene, bombe incendiarie, ugelli per i missili, ogive per i veicoli da rientro.

Queste categorie, usate nello documento ministeriale sono in linea con quelle elencate nell’Elenco Comune delle Attrezzature Militari dell’Unione Europea.

Questo significa che l’affermazione secondo cui il MAT-120, l’armamento sparato dal mortaio, era stato esportato in Libia dalla Spagna si è basata su un errore di lettura del documento. Infatti, seguendo il Report, la Libia non poteva essere fornita di MAT-120.

Dei paesi a cui sono stati effettivamente esportati armamenti di categoria 3 nel 2007 e nel 2008 (dopo la data di produzione delle bombe rinvenute a Misurata e prima che il governo spagnolo non vietasse l’esportazione) solo il seguente paese non ha firmato la Convenzione contro le Bombe a Grappolo ed è coinvolto nel conflitto in Libia: gli Stati Uniti d’America.

Le tracce dei sistemi d’armamento

Un numero limitato di sistemi d’arma può essere utilizzato per sparare il MAT-120 e tra questi c’è il Combat Boat 90H (CB-90), costruito negli USA, con il sistema AMOS a bordo che è prodotto su licenza negli Stati Uniti da AAI Corp.

La leadership degli Stati Uniti approva in pieno gli armamenti a grappolo

Gli USA si sono rifiutati di firmare la Convenzione contro gli Armamenti a Grappolo e queste armi fanno solitamente parte del loro arsenale in cui è presente una dotazione veramente consistente di queste bombe.

Il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Robert Gates, ha detto che le bombe a grappolo sono considerate dagli USA “armi legittime con un’evidente utilità militare.”

Infatti, il Segretario Gates ha firmato il 9 luglio del 2008 la specifica secondo cui tutte le bombe a grappolo nell’arsenale USA devono essere del tipo simile alle M-120 entro il 2018.

Mentre Richard Kidd, Direttore dell’Ufficio per la Diminuzione e la Rimozione degli Armamenti del Dipartimento di Stato, ha scritto il 28 aprile del 2008 in “Is There a Strategy for Responsible U.S. Engagement on Cluster Munitions?”:

“Gli armamenti a grappolo sono presenti nell’inventario degli USA per essere a disposizione per l’utilizzo di tutti i velivoli da combattimento, fanno parte integrante di ogni elemento di manovra della Marina o dell’Esercito e in qualche caso costituiscono più del 50 per cento di sostegno al fuoco tattico indiretto.”

E ancora, il presunto crimine di guerra del bombardamento di Misurata è stato anche usato dal Segretario di Stato Hillary Clinton e da altre autorità per giustificare l’escalation del conflitto in Libia.

Le operazioni della coalizione a Misurata

Il 14 aprile, il Segretario Generale della NATO, Rasmussen, ha confermato che l’Ammiraglio Stavridis aveva riferito ai ministri degli esteri che le forze di Gheddafi erano all’interno dei aree abitate e che “per evitare il ferimento dei civili c’era bisogno di equipaggiamento molto sofisticato.”

Il Combat Boat 90 degli Stati Uniti o qualcosa di simile può essere velocemente traslato usando un velivolo da trasporto USA in qualsiasi parte del mondo o nelle regioni vicine usando un nave di supporto.

Le navi principali della Marina USA coinvolte – che ad esempio, il 14 e il 15 aprile nel “supportare l’Operazione Protettore Unificato al largo delle coste libiche” erano attaccate al Gruppo Anfibio Kearsarge, Kearsarge (LHD-3) – erano nel porto della baia di Augusta in Sicilia durante le notti in cui Misurata è stata oggetto di bombardamento con le cluster bomb.

La prima nave è la USS Barry (DG-52), un cacciatorpediniere e con tutta probabilità proprio quello segnalato da CJ Chivers al largo di Misurata.

Qui abbiamo un USS Barry che già prima aveva sparato missili Tomahawk nelle operazioni in Libia:

Da notare che l’ufficiale al comando dell’USS Barry è di solito l’Ammiraglio James G Stavridis, particolarmente incline alla guerra informativa e al controllo di Internet.

http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=2UCt6To1n4U

L’USS Barry ha partecipato ad un’esercitazione (FLEETEX 2-94) che ha eseguito un’estrazione segreta da parte di una squadra dei SEAL nelle acque poco profonde al largo della costa della Carolina. L’USS Barry ha la sua base alla Stazione Navale di Norfolk in Virginia, che è anche la base di Eva H. Thompson, il comandante dell’Unità Speciale da Combattimento Four, che abbiamo già citato prima nell’apprezzamento dell’utilità del Combat Boat 90 e del sistema AMOS.

La seconda nave che ci interessa è il USS Ponce (LPD-15), una nave anfibia da trasporto Austin-class. Una nave anfibia da trasporto è un natante di guerra che imbarca, trasporta e sbarca sul terreno elementi delle forze armate per missioni e spedizioni di guerra. Quest’imbarcazione ha a bordo 851 uomini di servizio arruolati e 72 ufficiali.

Poco dopo l’operazione di Misurata, sia lo skipper che l’ufficiale al comando del USS Ponce, il Comandante Etta Jones e il Tenente Comandante Kurt Boenisch, sono stati sollevati dall’incarico.

La terza nave d’interesse è la USS Carter Hall (LSD-50), una landing ship dock che ha attraversato il canale di Suez il 13 aprile, per unirsi alle altre, il giorno prima del bombardamento di Misurata. Una landing ship dock è un tipo di imbarcazione anfibia progettata per supportare operazioni di questo tipo. Trasportano e lanciano natanti anfibi e veicoli con i loro equipaggi e il personale imbarcato. Generalmente questo personale è composto da marines e/o da forze speciali.

C’erano alcune unità che erano imbarcate su questi natanti, tra cui il 26th Marine Expeditionary Unit (Special Operations Capable) (26MEU) e il Naval Beach Group Two (NBG2), TACRON 21, Four and Helicopter Sea Combat Squadron TWO TWO (HSC-22).

Il comandante della task force era il Capitano Dan Shaffer, che era anche comandante della Task Force 65 (CTF-65) e del Destroyer Squadron 60 (DESRON60). È sotto il comando dell’Ammiraglio Stavridis.

Operando da un’imbarcazione anfibia per il trasporto, le forze coinvolte nelle operazioni notturne possono avere la sicurezza di non essere scoperte nell’usare queste armi.

Le forze che avrebbero confidato sull’uso di queste armi hanno incolpato il regime di Gheddafi, mentre la ricerca di chi ha organizzato quest’operazione ha dimostrato (in modo sbagliato) che il MAT-120 era un’arma posseduta dalla Libia.

Human Rights Investigations richiede:

1) una piena indagine sul possesso e l’uso di tutti gli armamenti a grappolo di tutte le forze coinvolte nel conflitto libico senza impunità per nessuno;

2) la sospensione del personale militare coinvolto durante le investigazioni e il procedimento per crimini di guerra;

3) una piena indagine delle autorità statunitensi;

4) che vengano svolte indagini anche dalle Nazioni Unite e da tutte le nazioni che partecipano alla coalizione dato che l’uso di queste armi nelle zone residenziali è una chiara violazione della Risoluzione 1973 delle Nazioni Unite e che “le persone che ritenute responsabili o complici degli attacchi contro la popolazione civile, anche con attacchi aerei e navali, dovranno risponderne”;

5) che tutti i membri della coalizione, inclusi gli USA, il Qatar e gli Emirati Arabi Uniti dichiarino l’utilizzo delle munizioni a grappolo e devono firmare la Convenzione sulle Munizioni a Grappolo;

6) la fine della "guerra delle informazioni" e della distorsione militare nel dibattito pubblico;

7) la fine dei continui bombardamenti in Libia che sono contrari allo spirito e agli intenti della Risoluzione 1973 delle Nazioni Unite che aveva lo scopo di proteggere i civili e non quello di giustificare il bombardamento di aree residenziali, tanto meno quello di giustificare i crimini di guerra e il bombardamento con le bombe a grappolo delle città libiche.

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Fonte: http://globalresearch.ca/index.php?context=va&aid=25004

 

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SUPERVICE