di

Corrado Penna

Qui sopra il video “It’s not a coincidence” con testimonianze delle vittime dei vaccini contro il papilloma virus e dei genitori delle ragazze decedute.
La notizia viene dall’articolo  Family sues after teen dies following HPV vaccination ovvero Famiglia intenta causa dopo che una ragazza muore in seguito alla vaccinazione contro il papilloma virus, scritto da Valerie Gonthier e pubblicato il 31 Gennaio 2012 sull’edizione online del Torontosun.

Il corpo di Annabelle Morin è stato trovato senza vita nella vasca da bagno di casa sua il 9 dicembre 2008, dopo la seconda dose di vaccino contro l’HPV. Già la prima dose aveva causato reazioni avverse di un certa entità. Nessun medico ha mai messo in correlazione quei primi malori col vaccino, e quindi si tratta molto probabilmente di una tragedia evitabile, che si è consumata a causa della mancata informazione sugli effetti collaterali di questi vaccini. Altrimenti una famiglia bene informata avrebbe quanto meno evitato la seconda dose vaccinale dopo i pesanti effetti avversi che la ragazza aveva accusato in seguito alla prima iniezione.

Leggiamo nell’articolo:

La famiglia di una ragazza del Québec che è morta dopo avere ricevuto un comune vaccino ha intentato una causa contro il gigante farmaceutico Merck Frosst, tre medici ed una clinica chiedendo 197.000 dollari di risarcimento.

Annabelle aveva 14 anni e faceva parte di un primo gruppo di ragazze vaccinate in seguito ad un programma di vaccinazione gratuito varato in Québec nel settembre del 2008.

Dopo la prima dose di vaccino ricevuta nell’Ottobre 2008, riferisce la madre:

“Ha vomitato, è diventata confusa ed incoerente ed era incapace di parlare e di camminare. E’ andata in ospedale, le è stato diagnosticato un mal di testa ed è stata rimandata a casa”

L’articolo ci informa inoltre che:

La seconda dose Annabelle l’ha ricevuta a scuola il 24 novembre 2008 e si è ammalata una seconda volta, riferiscono i genitori nel loro atto d’accusa. Dopo due settimane è stata ritrovata incosciente nella vasca da bagno. E’ stata dichiarata morta in ospedale.

La madre della sventurata ragazza accusa tre dottori di negligenza e afferma di non essere mai stata informata che il Gardasil potesse avere effetti avversi.

L’articolo liquida poi nelle ultime 4 righe la questione del legame tra la vaccinazione e la morte della ragazza affermando che il coroner non ha potuto provare un legame diretto tra la morte e la vaccinazione, ma la questione è decisamente più complessa.

Come si legge infatti in un precedente articolo pubblicato il 20 dicembre 2010 sullo stesso giornale Coroner raises concerns over HPV vaccine ovvero Un coroner esprime preoccupazione sul vaccino contro l’HPV.

In tale articolo si legge che il Coroner Michel Ferland nelle sue conclusioni ha scritto che la ragazza è morta annegata (evidentemente per un malore che le ha fatto perdere i sensi). L’articolo riporta testualmente:

Se però non c’è prova che la vaccinazione abbia ucciso la ragazza, egli si rifiuta di escludere un legame tra il Gardasil e la sua morte. Ferland raccomanda alla sanità canadese ed ai dipartimenti sanitari provinciali e municipali di informare meglio i pazienti sugli effetti collaterali del vaccino. Egli ha anche notato che il National Vaccine Information Center, un ente di controllo statunitense sulla sicurezza delle vaccinazioni, correla 78 morti al vaccino Gardasil.

(…) Secondo la Sanità Pubblica Candese la maggior parte degli effetti avversi sono di poca rilevanza – sebbene ci sono state 22 ospedalizzazioni in seguito ad una vaccinazione contro l’HPV. Ci si aspetta che circa due terzi di tutti Canadesi sessualmente attivi contraggano un’infezione da HPV nel corso della loro vita.

Già, anche questo è un dato su cui meditare: se praticamente tutti contraggono questo virus, come mai poi solo una sparuta minoranza (1 donna su 10.000!) contrarrebbe un cancro alla cervice che si vorrebbe attribuire a questo virus? 


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