di

Valerio Porcu

Il progetto Solar-Jet punta a produrre idrocarburi con un procedimento a impatto ambientale nullo.

 

Il cherosene deriva dal petrolio come la benzina e il gasolio che usiamo nelle auto, ma lo si può anche produrre usando acqua, anidride carbonica e luce solare. Non è la nuova Pietra Filosofale ma quasi quella creata nell’ambito del progetto Solar-Jet – realizzato con il finanziamento dell’Unione Europea e di alcuni colossi industriali come Shell

Per la prima volta infatti è stato prodotto del kerosene convertendo acqua e anidride carbonica (catturata dall’aria) in un gas sintetico – il syngas, una miscela di idrogeno e monossido di carbonio. Quest’ultimo a sua volta può diventare cherosene con il processo Fischer – Tropsch; già usato in molti contesti industriali. Al momento si punta al carburante per gli aerei, ma da lì a tutti gli altri settori il passo è relativamente breve.

“Questa tecnologia significa che un giorno potremmo produrre carburante più pulito per aerei, automobili e altre forme di trasporto. Ciò potrebbe accrescere molto la sicurezza dell’energia e trasformare uno dei principali gas serra (la CO2, NdR) in un’utile risorsa”, ha commentato Maire Geoghgan-Quinn, Commissario Europeo per la Ricerca, l’Innovazione e la Scienza.

Siamo ancora ai primissimi passi, comunque, ed è sicuramente presto per cantare vittoria, ma è senz’altro possibile realizzare idrocarburi a partire da fonti rinnovabili e abbondanti, con un processo che sembra tra l’altro piuttosto pulito. Il prodotto di scarto infatti è semplice idrogeno (H2). 

Secondo i ricercatori guidati dal professor Hans Geerlings (ricercatore presso Shell), inoltre, con lo stesso procedimento sarebbe possibile produrre anche altri carburanti, compresi appunto benzina e gasolio – per ora si punta al settore dell’aviazione. Quanto all’inquinamento generato dall’uso di questi carburanti, in linea teorica l’emissione di CO2 sarebbe compensata dall’assorbimento della stessa in fase produttiva.

Insomma l’inquinamento prodotto dal motore a combustione sarebbe usato per produrre nuova benzina: sì, forse è proprio la versione moderna della Pietra Filosofale. E allora è il caso di essere cauti, perché sembra davvero troppo bello per essere vero.

LINK