di

Marco Pizzuti

 

Basta con le mezze verità della controinformazione televisiva da salotto. Anche se non verrò compreso da chi non conosce gli scopi e i programmi a lungo termine di club elitari come il Bildeberg, la Trilateral Commission etc., non riesco più a “digerire” tutti questi luoghi comuni in silenzio. Alle bufale di chi dovrebbe rappresentare la vera protesta quasi preferisco la sana propaganda ufficiale dei Monti, dei Letta e dei Renzi perchè in un certo senso, è meno subdola. E’ da quando è iniziata la crisi finanziaria infatti che sento il pensiero unico dei contestatori incolpare la nazione tedesca delle misure di austerity imposte contro l’Italia e il sud Europa.

Tutti i “tribuni del popolo” che vedo agitarsi in televisione ripetono fino alla nausea (anche se in buona fede) che la colpa della recessione italiana è della Germania quando non c’è niente di più falso. Al pari di Obama e Renzi (grande sostenitore del TTIP), la Merkel si limita solo ad e eseguire le direttive politiche-economiche dettate dall’agenda di poteri forti che non rappresentano una lobby locale della Germania o dell’America ma l’elite finanziaria internazionale che guida il processo di globalizzazione e che controlla tutti gli stati dal loro interno. Forse nessuno si è accorto che questa crisi somiglia molto a una III guerra mondiale dove i conquistatori depredano gli stati e sottomettono le nazioni utilizzando la formidabile arma del debito pubblico. Nel frattempo però i veri responsabili di questa situazione rimangono invisibili alle masse perchè anche i contestatori di piazza fanno il gioco dei poteri forti continuando a mettere le nazioni una contro l’altra. Nel 2008 ad esempio, agli americani venne detto che dietro lo  scoppio della bolla immobiliare si annidavano gli speculatori europei ma quando la crisi si è fatta sentire anche nel vecchio continente, la parte dei cattivi è toccata ai tedeschi.

La gente ha la memoria corta e ha già dimenticato che paesi come la Grecia, la Spagna, l’Irlanda e il Portogallo non sono stati gettati in miseria dalla Germania ma dall’azione sinergica dei fondi speculativi creati a Wall Street, delle pagelle nere stilate delle agenzie di rating private (Moody’S, Fitch, Standard & Poor), dai mercati e dalla troika, tutti strumenti controllati dall’elite finanziaria globale su cui i parlamenti non hanno nessun reale potere d’intervento. Peraltro, anche la Germania sta entrando in recessione dal momento che tra i maggiori acquirenti dei suoi prodotti industriali (ad es. auto ed elettrodomestici) c’è proprio quel sud Europa che l’austerity sta annientando con l’imposizione fiscale più alta del mondo (le tasse eccessive comportano la contrazione della domanda interna). Dopo che i poteri forti avranno finito di spolpare il sud Europa, toccherà al nord Europa (svendita di tutti i beni pubblici e sottomissione del parlamento ad enti finanziari sovranazionali) perchè quando andremo a fare bene i conti sul debito pubblico dello stato tedesco sommato a quello dei suoi lander, inizierà a tremare anche Berlino. E’ solo questione di tempo….Se capisci che la guerra economico-finanziaria non è tra gli stati ma tra chi sta in alto e chi sta in basso, hai già capito quasi tutto……..il resto è una cortina fumogena del circo mediatico….

Chi sta nel pensiero unico…

 

e chi sta fuori dal coro…