di

Maurizio Blondet

 

La sera del 14 luglio, Richard Gutjahr è a Nizza, sulla promenade, e riprende in video la scena del camion che fa’ strage. Il 22 luglio, Richard Gutjahr si trova anche a Monaco di Baviera: incredibile fortuna/sfortuna,  giusto davanti allo shopping center  dove il diciottenne  “assassino solitario”   sta per fare una strage – o l’ha appena fatta.

E’ lui quello che riprende  la prima scena, mandata in onda da tutti i media, probabilmente con lauto guadagno per l’autore.  Un video  le  cui circostanze lasciano subito perplesso  il giornalista Marcello Foa: “Chi filma è dall’altra parte di una strada molto trafficata e l’entrata di un Mc Donald è quanto di più banale ci sia. Ne converrete: è inverosimile che qualcuno decida di fare un filmino proprio lì e proprio mentre il killer esce, alza il braccio e inizia a sparare. Tanto più che quando l’assassino appare, l’inquadratura stringe subito sul folle tiratore. La circostanza è troppo straordinaria per essere casuale. E allora? E’ evidente che chi ha filmato sapeva quel che stava per accadere. Era lì apposta. Un complice. E dai nervi d’acciaio. Nelle immagini seguenti si vede la telecamera puntata a terra mente l’uomo si allontana velocemente. Poi si sente la sua voce, parla in Hoch Deutsch, il miglior tedesco. Dice ai passanti: “Sta venendo qui. Correte gente”, ma senza urlare, senza panico.  Il tono è appena concitato, non è quello di un uomo sconvolto che ha appena assistito a un omicidio. Appare controllato, straordinariamente padrone di sé. Chissà se la polizia lo ha già individuato. Chissà se lo identificherà mai. Speriamo”.

Lui: a Nizza (a sinistra) e a Monaco (a destra)

Lui a Nizza (sinistra) e Monaco (destra)

Eccolo identificato:  Richard Gutjahr, che si definisce un po’ “attore” e un po’ “giornalista indipendente”, riempie you tube di proprie immagini, è sposato con Einat Wilf, ex deputata israeliana nel partito di Netanyahu, che viene dai ranghi dell’intelligence militare.  C’è qualche polizia che abbia voglia non dico di interrogarlo ma intervistarlo su queste sua capacità paranormale?

Se  non altro – come mi suggerisce una lettrice – per sapere dove il caro Richard intende fare il prossimo viaggio con strage annessa.

Sua moglie, Einat Wilf è nata a Gerusalemme, si è laureata ad Harvard, ed è tornata in patria per essere arruolata, da tenente, nella Unit 8200: il corpo (Yehida Shmoneh-Matayim) che si dedica alla intelligence “dei segnali” (SIGINT).

La moglie, tenente Einat Wilf

La moglie, tenente Einat Wilf

Il tenente Einat Wilf è stata anche consigliera di politica estera del primo ministro Shimon Peres, membro di un ente chiamato  Jewish People Policy Planning Institute , ed editorialista del quotidiano israelian Israel HaYom, uno dei media più vicini a Netanyahu e all’ala estremista del Likud. E’ stata nel parlamento israeliano dal 2009 al 2013.

Dunque nelle due stragi in Europa, sembra trattarsi di una stessa strategia della tensione volta a provocare paura nelle folle. Le stesse paure di uscire, andare al ristorante o sul lungomare…

D’altra parte, creare le paura nelle masse europee, serve a renderle sempre più docili agli arbitri del potere, alla riduzione delle libertà politiche, ad accettare le durezze economiche e – forse – anche la guerra….

Tratto da www.maurizioblondet.it , il testo integrale dell’articolo può essere consultato qui