Ci siamo. Quella massiccia ondata di tagli al rating italiano che portò i tecnocrati della falsa Europa al governo del nostro Paese arriva a sentenza. 


di

Alberto Micalizzi.

Ci siamo. Quella massiccia ondata di tagli al rating italiano che portò i tecnocrati della falsa Europa al governo del nostro Paese arriva a sentenza. Il prossimo 30 Marzo i giudici del Tribunale di Trani si esprimeranno sulle condanne per manipolazione aggravata e continuata ai danni del nostro Paese, che il Pubblico Ministero Michele Ruggiero ha motivato nell’ambito di un’arringa durata oltre 8 ore, scoperchiando i legami tra le propaggini bancarie della City di Londra, note come agenzie di rating, e gli alti dirigenti del Tesoro italiano.

Un intrigo costato decine di miliardi di danni erariali (oltre 120 miliardi secondo la Corte dei Conti), che ha dischiuso la strada all’inasprimento di quella menzogna che si chiama austerità sul cui altare stiamo sacrificando ogni anno miliardi di euro di PIL e interessi passivi su un indebitamento dilagante.

E’ una sentenza strategica perché rafforzerebbe i filoni di indagine su altri reati connessi relativi ai derivati truffa, all’insider trading, alla manipolazione dei tassi di mercato e potrebbe portarci a ridosso di quella che è la madre di tutte le battaglie: il debito pubblico, lo strumento principe che il settore finanziario usa per esercitare la propria governance sugli esecutivi nazionali e per estrarre ricchezza dalle famiglie e dalla pubblica amministrazione.

Vincere la battaglia sul rating potrebbe cambiare la direzione della guerra in atto.

L’ho detto e lo ripeto: non è una categoria professionale contro un’altra, non è una guerra tra poveri come capita spesso di vedere in questi giorni. Si tratta della vera guerra che contrappone il popolo italiano alle banche della City di Londra e di Wall Street, proprietarie di Standard&Poor’s.

I media main-stream cercheranno di minimizzare ma io ci sarò, con Pandora TV e con altri bloggers indipendenti, quelli che il DDL Gambaro vorrebbe imbavagliare punendo con la reclusione fino a due anni.

Chi vorrà unirsi sarà il benvenuto. Ciascuno a titolo personale ma a nome degli italiani e delle popolazioni europee che sono vittima delle stesse oligarchie finanziarie. Spiegherò tutto nei post che seguiranno.

Attenderemo la sentenza dentro e fuori il Tribunale con in mano i tricolori, intervistando chi ha seguito il caso, opinionisti, giornalisti e bloggers che si sono distinti per un pensiero non-conforme.  

Faremo sentire la nostra vicinanza a Michele Ruggiero, che ha guidato con grande coraggio e determinazione questo contrattacco, dimostrando che gli italiani hanno capito e che da questo momento non arretreranno più di un solo centimetro.

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