Malta, autobomba uccide la giornalista Daphne Caruana Galizi

 

 

 

Daphne Caruana Galizia aveva raccontato le implicazioni sull’isola dei Panama Papers. Aveva denunciato di avere ricevuto minacce di morte. Il premier Muscat: “Nessuno può giustificare questo atto barbaro”

Due settimane fa aveva depositato una denuncia dopo aver ricevuto minacce di morte e oggi, intorno alle 15, la giornalista e blogger Daphne Caruana Galizia è stata uccisa da un’autobomba. È avvenuto a Brinjia, a Malta e lei è morta sul colpo. La cronista, 53 anni, aveva indagato sul coinvolgimento di personalità maltesi nei cosiddetti Panama Papers (MaltaFiles), un’inchiesta internazionale indipendente secondo la quale “lo Stato nel Mediterraneo fa da base pirata per l’evasione fiscale in Ue“. E nelle quali nel 2016 era spuntato il nome della moglie del premier laburista maltese, Joseph Muscat, che ha sempre respinto ogni accusa. La donna avrebbe avuto delle proprietà nei paradisi off-shore, a Panama. La vicenda ha portato a elezioni anticipate sull’isola, vinte da Muscat lo scorso giugno. Galizia, considerata la migliore giornalista d’inchiesta del Paese, aveva inoltre accusato il governo di centrosinistra dell’isola di corruzione ed era stata denominata “una donna Wikileaks” da Politico, che l’aveva inserita tra le 28 personalità che “stanno agitando l’Europa”.

Il premier ha condannato l’episodio parlando di attacco “barbaro”: “Tutti sanno quanto Galizia fosse critica nei miei confronti, ma nessun può giustificare questo atto barbaro”. E ha aggiunto: “Chiunque sa che Caruana Galizia era fortemente critica nei miei confronti, sia dal punto di vista politico che personale, ma nessuno può giustificare questo atto barbaro in alcun modo”, ha affermato Muscat, il quale ha invitato all’unità nazionale e ha detto che “tutti hanno il diritto di scrivere e dire quello che vogliono in questo Paese”. Malta, tra l’altro, ha chiesto all’Fbi di aiutare la polizia locale a indagare sull’omicidio di Daphne Caruana Galizia. Lo ha riferito lo stesso Muscat, secondo cui il Bureau ha acconsentito e invierà esperti sull’isola al più presto.

 

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