Il titolo dell’articolo proviene dalla pagina di economia di Repubblica di oggi e ho scelto di riportarlo integralmente in quanto decisamente appropriato alla situazione. Cosa sta succedendo? esattamente ciò che era stato programmato da tempo dall’elite, ovvero si sta dando una brusca accellerazione al processo di globalizzazione. Ecco infatti spuntare fuori da tutti i governi gli uomini politici dell’elite che chiedono a gran voce l’istituzione di un unico grande ente economico sovranazionale per il controllo dell’economia globale. Affiorano cioè quelle soluzioni della “crisi” a cui si voleva arrivare sin dall’inizio della messa in scena. Prima viene creato il problema con la capitolazione improvvisa e teleguidata dei mercati a cui consegue una forte reazione popolare di paura  e poi viene presentata la soluzione che era gia tempo nel cassetto dei manipolatori. Problema-reazione-soluzione, questo in sintesi il modus-operandi dell’alta finanza che tira le fila dei burattini della politica. E ciò in quanto nessun governo avrebbe potuto promuovere direttamente la creazione di nuove forme di centralizzazione del potere economico a livello internazionale senza qualche resistenza interna. In questo modo invece, l’elite si muove a piccole mosse, apparentemente non collegate tra loro giungendo così a porre in essere quelle gravi limitazioni delle sovranità nazionali che altrimenti nessuno avrebbe mai accettato. Attraverso una crisi invece, tutto diventa più semplice e i banchieri vengono addirittura presentati ai popoli come loro salvatori. La stessa tecnica venne utilizzata per istituire le prime banche centrali private che secondo i banchieri avrebbero dovuto garantire la stabilità dei mercati. La storia come noto si ripete…Seguono alcuni dei passaggi più significativi riportati nell’articolo di Repubblica:

Sarkozy: “Un governo economico per l’Europa”

Il presidente francese Nicolas Sarkozy si è pronunciato nuovamente oggi a favore della creazione di un ‘governo economico dell’Europa che si esprimerebbe attraverso una riunione dell’Eurogruppo a livello di capi di stato e di governo. “Più che mai l’Europa si rende conto di aver bisogno di un vero governo economico di cui ha appena sperimentato cosa potrebbe essere e dell’utilità che potrebbe avere” ha detto nel corso del suo intervento a Annecy (Savoia) durante una tavola rotonda con imprenditori.

Berlusconi: “Serve un istituto per il controllo della crisi”

“Con questa crisi nei mercati finanziari globali, da parte di tutti i paesi, si sta ragionando sul fatto che forse è necessario un fondo, un istituto per il controllo continuativo della crisi economica mondiale”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, incontrando il primo ministro cinese, Wen Jiabao. Berlusconi ha ricordato che il 15 novembre si terrà negli Stati Uniti il vertice del G20 e ha ribadito al premier cinese che “io stesso ho avanzato all’ultimo vertice del G8 la proposta di creare stabilmente un G14 con la partecipazione del vostro paese”

Marco Pizzuti

estratto commentato di un articolo di Repubblica

http://www.repubblica.it/2008/10/dirette/sezioni/economia/borse/23-ottobre/index.html