di Paolo Franceschetti

La morte del papa

Tutta la verità sulla fine di Papa Luciani.
romanzo di Luís Miguel Rocha

Solange Manfredi
Questo libro è un’opera d’invenzione…oppure no.

Un romanzo avvincente, in alcuni punti “sorprendentemente” preciso, che consiglio vivamente di leggere.
Riporto alcuni passi tratti dal libro.
Nelle ultime due pagine del libro è riportata una lettera scritta da JC, nel romanzo il boia di Papa Giovanni Paolo I.
JC si rivolge direttamente al lettore e scrive:

Quando ho contattato l’autore per parlare della stesura del libro, la prima “richiesta” che ho avanzato è stata quella di voler vedere la finzione mescolata alla realtà.
Perché? La risposta è semplice, perché so per esperienza personale che nella vita reale questo accade. Molte delle verità storiche che riteniamo certe non sono altro che pura finzione.
La morte di Giovanni Paolo I è una di queste e, credetemi non è l’unico caso.
Devo confessare che il risultato mi ha sorpreso positivamente. Finzione e realtà sono perfettamente dosate.
Non è mia intenzione dare troppo lavoro ai lettori con questo artificio affinché scoprano con i loro mezzi, ciò che è vero e ciò che è falso.
Voglio solo che pensino che non tutto quello che appare o che viene detto dietro un sorriso sincero o uno sguardo di profondo dolore corrisponde a verità…
Dopo tutte le teorie di cospirazione elaborate negli ultimi ventotto anni, quest’ultima chiude il caso sulla morte di Papa Giovanni I.
Ma devo ammettere che mi sono proprio divertito a stare nell’ombra, mentre tanti esperti commentavano l’accaduto come fossero in possesso dell’assoluta verità….
Sono stato membro della P2 e, in quanto uomo, non sono né pretendo di essere immune dall’errore o dal peccato.
Ma non illudetevi, Dio, e solo Lui, mi giudicherà.
JC, 29 settembre 2005
JC – Nato a…nel…, fu responsabile di molti atti macabri come esecutore e come mandante.
Entrò nella P2 nel…
Oggi si è ritirato dalle scene politiche e finanziarie, mantenendo, tuttavia, una grande influenza nel submondo segreto.
Vive a…
Uccise Giovanni Paolo I nella notte tra il 28 e il 29 settembre del 1978.
NOTA 1: Le omissioni saranno sostituite da informazioni puntuali in un’edizione futura.
NOTA 2: La P2 esiste ancora e continua più segreta che mai”
[1]
I brani qui riportati sono tratti dal romanzo di Roha. I protagonisti principali sono: Rafael Santini, emissario del Vaticano, e Sarah Monteiro, giovane giornalista portoghese, figlia del capitano dell’esercito portoghese Raul, ex membro della P2.
Nel brani qui riportati Rafael Santini spiega a Sarah Monteiro cosa sia la P2.
La P2, sigla di propaganda Due, è una loggia segreta di ispirazione massonica che mira unicamente a conquistare il potere politico, militare, religioso e finanziario di tutte le comunità in cui si inserisce. La loggia esiste dal 1877….
E’ chiaro che tutte le persone che tentavano di danneggiarla rischiavano un allontanamento precoce dalle dispute terrene. Molti crimini, attentati ed anche massacri hanno la firma della P2
[2].
Licio Gelli era il Gran Maestro della P2…Un camaleonte, un manipolatore, a volte di estrema destra, altre volte di estrema sinistra, tuttavia Gelli ha aiutato a fondare le Brigate rosse[3].
Non appena Moro si copre, Mario e solo Mario, a occhi chiusi, tentando di convincere la sua coscienza della inevitabilità di quest’atto e della mancanza di altra via d’uscita, gli scarica addosso undici pallottole. Nessuna altro spara con la propria arma. Il piano è compiuto.
– con i saluti di Kissinger ed Andreotti
–“ [4]
“Pecorelli ha inviato la lista al Papa in cui denunciava la P2 e dopo? Cosa è successo a Pecorelli?
– E’ morto nel marzo del 1979 con due spari in bocca.
– che orrore posso supporre che sia stato quel Gelli ad ucciderlo?
– Per potere può ma non sempre l’ovvio è corretto. L’ordine di uccidere partì dall’ex Primo Ministro che ho citato…
– E perché l’ex Primo Ministro ha ordinato di ucciderlo?
– perché Pecorelli sapeva troppo. Soprattutto riguardo il suo coinvolgimento nell’operazione Gladio, non so se ne ha già sentito parlare?….Gladio è un caso archiviato e giudicato dai tribunali, quel governante ha ammesso da tempo la sua esistenza. Ma Pecorelli sapeva qualche altra cosa. Specialmente il suo coinvolgimento nel rapimento e nell’assassinio di Aldo Moro, nel 1978…
– Dio mio ma non sono state le Brigate rosse?
– Fondate da chi?…
– Ha detto che anche Gladio era un prodotto della P2, oltre che della CIA e degli altri. Questo significa che i servizi segreti mondiali non solo erano a conoscenza dell’esistenza della P2, ma avevano anche rapporti con i suoi membri?
– – Esattamente. Ma il tempo verbale corretto è hanno e non avevano. Per avere un’idea pensi che la CIA finanzia mensilmente la P2 con undici milioni di dollari….
– Li sostengono ancora oggi?
– Certo…..
[5]
Attualmente, la Loggia è un fantasma che nessuno riesce ad afferrare. E’ un’invenzione per gli appassionati di cospirazioni, una leggenda metropolitana senza senso, un’organizzazione che mette apprensione solo i naviganti solitari di internet. E non esistere è molto raccomandabile quando si vuole portare a termine un piano come il loro[6].
“Il Terzo segreto di Fatima…quello che Giovanni Paolo II ha rivelato nel 2000?
– Cero che no. Il vero Terzo segreto…Il vero Terzo segreto di Fatima rivela la morte di un uomo vestito di bianco per mano dei suoi stessi
pari”[7]
Il Papa è morto perché sapeva troppo….ed era disposto a prendere dei seri provvedimenti riguardo quello che sapeva…
Oltre ad essere a conoscenza del fatto che elementi importanti della gerarchia ecclesiastica, incluso lo stesso Segretario di stato, il cardinale Jean-Marie Villot, appartenevano ad organizzazioni massoniche, un atto punito con l’immediata scomunica, ebbe anche la sfortuna di capire che il suo Istituto per le Opere Religiose, lo IOR, meglio noto come Banca Vaticana, era capeggiato da un uomo corrotto che, in collusione con un altro della stessa stirpe, ma nel Banco Ambrosiano, riciclava denaro della mafia e di altre dubbie fonti
– di chi stiamo parlando?
– Di Paul Marcinkus per la Banca Vaticana, e di Roberto Calvi per il Banco Ambrosiano. E naturalmente ciliegina sulla torta che li manovrava entrambi, di Licio Gelli
[8]
Allora hanno ucciso il Papa perché aveva intenzione di rovinare i loro piani?
– Esattamente. Non solo voleva rovinarli, ma anche renderli di dominio pubblico. Sarebbero finiti tutti in prigione. Il marcio era tale che, per farti un esempio, la banca vaticana, attraverso la P2, era strettamente legata all’acquisto di missili exocet con cui gli argentini hanno combattuto gli inglesi durante la guerra delle Falkland
[9]
A settembre Giovanni Paolo I incontrò in segreto alcuni funzionari del Dipartimento di Giustizia nordamericano che lo misero al corrente della situazione, affinché lui prendesse i provvedimenti necessari. Da quel momento Paolo Giovanni I ebbe la certezza che che si aggiravano dei criminali per il Vaticano, e che doveva disfarsene immediatamente. Purtroppo furono loro a fare il primo passo.
– sono stati loro ad ucciderlo?
– Sono stati gli autori morali dell’omicidio. Tanto colpevoli quanto chi ha eseguito
– Cerca di essere più preciso. Voglio sapere i loro nomi completi
– Licio Gelli, Roberto Calvi,Paul Marcinkus e Jean-Marie Villot
[10]
– “Ma chi lo ha ucciso concretamente?…
– Chi ha ucciso Giovanni Paolo I era ed è un membro della P2
– E non sapete il suo nome?
– Solo un diminutivo
– Quale?
– JC
[11]
Stavo pensando, la P2 ha ucciso un Papa, un primo ministro portoghese e certamente molte altre persone con incarichi meno importanti. C’è qualche altra persona nota che loro abbiano fatto scomparire precocemente?…
Si, nel 1986, non so se ti ricordi o hai mai sentito parlare della morte di un Primo ministro svedese che si chiamava Olof Palme?…
E per quale motivo lo uccisero?
– lo stesso per il quale hanno ucciso Sà Carneiro in Portogallo. Vendita di armi all’Iran
[12]
Nei brani qui riportati Papa Giovanni Paolo I parla con alcuni agenti del Dipartimento di Giustizia nordamericano:
“- E se mi permette le ricordo che anche Roberto Calvi appartiene alla loggia massonica P2, diretta dal fascista Gelli, promotore dell’Operazione Gladio. Certamente non ha dimenticato le bombe di Piazza Fontana nel 1969
– mi sta dicendo che con il denaro del Vaticano hanno piazzato le bombe a Milano?
– No. Le sto dicendo che hanno piazzato bombe a Milano e in molti altri paesi del mondo. Dalla Polonia al Nicaragua…
Roberto Calvi e Paul Marcinkus fondarono nel 1971 la Cisalpina Overseas Bank a Nassau, nelle Bahamas. Le dirò a cosa serve quella banca: copre speculazioni immobiliari fraudolente e ricicla denaro proveniente dal traffico di droga, dal traffico di armi, dalla prostituzione, dalla pornografia e da altre attività simili
[13].
Nei brani qui riportati Sarah Monteiro parla con JC, membro della P2 nonché assassino di Papa Giovanni Paolo I.
Non sottovaluti la mia intelligenza, signorina. Non sono l’antagonista di un qualsiasi romanzo commerciale. Sono piuttosto reale, in carne ed ossa. Vado ben al di là dei limiti del mondo letterario.
– Non capisco perché mi dica questo, – la risposta del vecchio l’ha confusa.
– – lasci stare. Sono mie divagazioni personali. Il messaggio non era diretto a Lei, – chiarisce JC,…”
[14]
Innanzitutto voglio correggere un errore storico – comincia JC. – Albino Luciani è deceduto il 29 settembre del 1978 all’una del mattino. Non è necessario che mi chieda come faccio a saperlo. Sono stato l’ultimo uomo a vederlo ancora in vita e il primo a vederlo morto[15]
Licio Gelli si vide obbligato ad elaborare un piano drastico che potesse essere eseguito in pochi minuti. E così sono entrato in scena io, il boia di Albino Luciani….
– La soluzione finale…la risoluzione di tutti i problemi. Non sottoscrive i vostri obiettivi? Si uccide e punto e capo. E la lista è lunga.
– Non immagina quanto. Sicuramente conosce solo alcuni casi ed ha dei sospetti riguardo ad altri. Ma la lista aumenta soprattutto per i nomi non noti, quelli che non erano personalità pubbliche rinomate. Militari, giudici, avvocati, giornalisti, professori. Un incidente, un furto degenerato in omicidio, a volte una esecuzione sommaria di cui si attribuisce la responsabilità a un qualsiasi gruppo estremista….
[16]

 

[1] Pg. 429 – 431
[2] Pg. 126
[3] Pg. 140
[4] Pg. 152
[5] Pg. 154-156
[6] Pg. 224
[7] Pg. 279
[8] Pg. 289
[9] Pg. 290
[10] Pg. 292
[11] Pg. 293
[12] Pg. 307-308
[13] Pg. 207
[14] Pg. 346
[15] Pg. 349
[16] Pg. 350 – 351

 

Fonte: http://paolofranceschetti.blogspot.com/2008/11/la-…