Il recente battage mediatico a favore della vaccinazione di massa potrebbe avere conseguenze più disastrose della diffusione stessa del virus. La storia insegna: gravi errori, contaminazioni accidentali e crimini sono più volte stati nascosti dall’industria farmaceutica. Ne documentiamo alcuni fatti. 

I CAMPIONI CONTAMINATI DELLA BAXTER
Nel febbraio 2009, la Baxter ha contaminato accidentalmente campioni del virus influenzali H3N2 con il virus dell’aviaria H5N1 e sono poi  finiti in laboratori cechi, sloveni, tedeschi e austriaci. Una mescolanza che se avesse infettato qualcuno, sarebbe potuta servire da incubatrice per nuove specie pericolose per l’uomo. L’errore è venuto allo scoperto quando alcuni furetti sono morti, in seguito all’inoculazione. Non si capisce come questo sia potuto accadere, considerando gli scrupolosi protocolli di sicurezza; la stampa ceca si è interrogata riguardo l’eventuale intenzione di provocare una pandemia.
A pochi mesi dall’accaduto, la Baxter è ora una delle compagnie in prima linea per mettere a punto un vaccino contro l’influenza A/H1N1. Ci sarà da fidarsi?
Fonte: http://www.bloomberg.com/…

 

IL VIOXX
L’antinfiammatorio Vioxx, i cui effetti indesiderati sono noti sin dal 2000, è stato commercializzato sino al 2004, aggiungendo solo parziali informazioni sui reali rischi nel 2002. Nel frattempo il farmaco, secondo gli esperti, ha provocato ictus, infarti e altri gravi effetti a 140 mila americani. La Merck sapeva ma per quattro anni non ha fatto quasi nulla né per informare i pazienti, né per ritirare il farmaco. Anzi, ha continuato a pubblicizzare il prodotto. Nel 2007 ha dovuto pagare 4,8 miliardi per rispondere alle 47 mila cause avviate.
Fonte: http://www.report.rai.it/…

 

IL VIRUS SV40 E IL VACCINO PER LA POLIO
Tra il 1955 e il 1962, dai 10 ai 30 milioni di persone presero il virus SV40, che aveva infettato i vaccini per la polio. Questo agente provoca il cancro negli animali, ma non è ancora stato dimostrato se è in grado di provocarlo nell’uomo.
Fonte: http://dceg2.cancer.gov/…

 

IL FARMACO PER EMOFILIACI E IL VIRUS HIV
Nel marzo del 1983 la C.D.C. rese noto che un farmaco per emofiliaci, Factor VIII, era contaminato dal virus HIV. Molte persone sarebbero in seguito morte di AIDS, ma la Bayer continuò a vendere il farmaco incriminato in Asia, in Europa e in America Latina, mentre in America vendeva già il farmaco sicuro, ben sapendo che questo avrebbe provocato una strage. La compagnia sperava, così facendo, di preservare i profitti, vincolati da contratti a prezzi prestabiliti. Produrre il farmaco nella vecchia maniera costava certamente meno e c’erano enormi giacenze da smaltire. Fu solo nel 1985 che l’FDA realizzò che la compagnia vendeva il farmaco contaminato oltreoceano e l’intera faccenda venne risolta e messa sotto silenzio, senza allertare il Congresso o la popolazione.
Fonte: http://www.nytimes.com/…

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