di

Cristina Bassi

 

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"Il giornale scientifico di peer review Science of the Total Environment riporta:
"Enormi quantitativi di radionucleidi antropogenici sono stati rilasciati dai reattori nucleari collocati a  Fukushima (nord-est del Giappone) tra il 12 e il 16 marzo 2011 a seguito di un terremoto e tsunami. La radioattività dell’aria a livello del suolo è stata monitorata in tutto il globo, immediatamente dopo l’incidente di Fukushima. Questo sforzo globale è stata una opportunità unica per tracciare il movimento di massa d’aria in superficie  in luoghi diversi e nell’emisfero nord.
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L’analisi dei movimenti della massa d’aria tra il 12 e il 16 marzo hanno mostrato che la massa d’aria è stata dispiegata verso est dall’area di Fukushima e si è biforcata in un ramo nord e uno sud fuori dal Giappone (Fig. 3). Questa biforcazione verso est di masse d’aria, è in accordo con la simulazione della dispersione potenziale della nube radioattiva dopo l’incidente nucleare di Fukushima (Weather OnlineWebsite of United Kingdom, UK, 2012).
Questo lavoro dimostra chiaramente  quanta poca dissipazione è avvenuta durante questo tempo, a causa  della natura  del sistema di circolazione rapido di aria globale, la nube radioattiva  ha contaminato tutto l’emisfero nord durante un spazio di tempo relativamente breve.

Note:  Anche la West Coast (Costa occidentale) del Nord America è a rischio di radiazione dall’oceano. Il Dipartimento di Sicurezza Nazionale  e l’Amministrazione della Sicurezza Nucleare (The Department of Homeland Security and National Nuclear Security Administration ) recentemente hanno mandato elicotteri in volo a bassa quota sopra la Baia di San Francisco, perchè testassero le radiazioni. Ma sicuramente non renderanno pubbliche le loro scoperte.

La Russia ha scaricato nell’oceano 19 navi radioattive e 14 reattori nucleari

I governi, incluso Russia e Usa, hanno tenuto celate delle fusioni nucleari per 50 anni e tenuto nascosti i pericoli di radiazioni per 67 anni. I governi hanno anche tenuto nascosti scarti nucleari nell’oceano. Come fa notare l’Ente Internazionale per l’Energia Atomica
( International Atomic Energy Agency),  13 paesi usarono l’oceano come discarica per "smaltire" scarto radioattivo tra il 1946 e 1993.

Dal 1993, è vietato fare discarica nell’oceano secondo un accordo con un numero di trattati internazionali, incluso la Convenzione di Londra del 1972, la Convenzione di Basilea e MARPOL 73/78.
Come ha riportato il mese scorso il gruppo norvegese ambientalistico della Bellona Fondation,
la Russia ha appena ammesso di aver scaricato nell’ oceano 19 navi radioattive piu’ 14 reattori nucleari- alcuni dei quali con materiale fissabile-:
Il catalogo degli scarti buttati in mare da parte dei Sovietici, secondo documenti visti da Bellona e che oggi sono stati pubblicati dal quotidiano norvegese Aftenposten, include 17.000 containers di scarto radioattivo, 19 navi contenenti scarto radioattivo, 14 reattori nucleari, inclusi 5 che che ancora contengono combustibile nucleare spento; 735 altri pezzi di macchinari pesanti altamente contaminati da radioattività  e il sottomarino nucleare K-27 con i suoi 2 reattori  pieni di combustibile nucleare.
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Un gruppi di esperti dalla Norvegia e Russia questa settimana comincerà una spedizione nelle aree del Mare di Kara, che secondo il rapporto pubblicato dalla Russia si afferma fosse usato come discarica nucleare fino ai primi anni ’90
FONTE: http://www.zerohedge.com/contributed/2012-09-18/scientific-paper-%E2%80%9C-fukushima-radioactive-plume-contaminated-entire-northern-h
trad. e sintesi Cristina Bassi