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La clamorosa rivelazione del compagno di prigionia di Quirico in Siria, il belga Piccinin. Il racconto del sequestro: “Domenico subì due finte esecuzioni. Abbiamo tentato due volte la fuga, ci hanno ripreso e punito duramente”

14:48 – Domenico Quirico, il giornalista de “La Stampa” liberato domenica dopo essere stato rapito in Siria, “ha subìto due false esecuzioni con una pistola”. Lo ha rivelato l’insegnante belga Pierre Piccinin, suo compagno di prigionia, il quale ha spiegato che entrambi sono stati sottoposti a “violenze fisiche”. I due hanno tentato due volte la fuga, ma, ricatturati, sono stati puniti. Poi la clamorosa rivelazione: “Assad non ha usato i gas“.

“Il regime non ha usato i gas” – “E’ un dovere morale dirlo. Non è il governo di Bashar al-Assad ad avere utilizzato il gas sarin o un altro gas nella periferia di Damasco”, ha spiegato Piccinin alla radio RTL-TVi, riferendo di una conversazione, ascoltata a sorpresa, tra i ribelli. Piccinin ha aggiunto che ammetterlo “mi costa perché da maggio 2012 sostengo con decisione l’esercito libero siriano nella sua giusta lotta per la democrazia . “Per il momento, però, per una questione di etica Domenico ed io siamo determinati a non fare uscire i dettagli di questa informazione”. “Quando la ‘Stampa’ riterrà che è venuto il momento di dare dettagli su questa informazione, lo farò anch’io in Belgio”, ha spiegato l’insegnante. Piccinin ha raccontato quindi che, quando il 30 agosto, lui e il giornalista italiano hanno appreso dell’intenzione degli Usa di intervenire militarmente in seguito all’uso, attribuito al regime, delle armi chimiche, “avevamo la testa in fiamme: eravamo prigionieri laggiù, bloccati con questa informazione e per noi era impossibile darla”.

 

Fonte: TGcom24 del 09/09/13

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