di

Alessandro Martorana

nanoFlowcell QUANTINO

  • La nanoFlowcell QUANTINO al Salone di Ginevra 2015 nanoFlowcell

  • nanoFlowcell QUANTINO

    La nanoFlowcell QUANTINO al Salone di Ginevra 2015 nanoFlowcell

  • nanoFlowcell QUANTINO

    La nanoFlowcell QUANTINO al Salone di Ginevra 2015 nanoFlowcell

È passata qualche settimana da quando nanoFlowcell ha presentato al Salone di Ginevra due vetture potenzialmente in grado di rivoluzionare il concetto di mobilità elettrica: una delle due, la QUANT F, promette prestazioni da supercar, con una velocità massima di circa 300 km/h ed una capacità di accelerare da 0 a 100 km/h in 2,8 secondi (per capirci: è lo stesso tempo della Lamborghini Murciélago LP 670–4 SuperVeloce).

Ma, con tutto il rispetto per questo bolide, a catturare le maggiori attenzioni è stata la QUANTINO, un concept di auto elettrica che promette di superare in grande stile quello che finora ha rappresentato il più grande limite di questo settore: quello dell’autonomia. La “range anxiety” è infatti uno degli aspetti sui quali stanno maggiormente lavorando i principali produttori: non per niente Tesla Motors ha svelato pochi giorni fa alcune importanti innovazioni del software delle sue Model S, in grado di eliminare l’ansia da autonomia.

nanoFlowcell QUANTINOLa nanoFlowcell QUANTINO al Salone di Ginevra 2015  nanoFlowcell

Secondo quanto dichiarato da nanoFlowcell, la QUANTINO dovrebbe essere in grado di percorrere fino a 1.000 km senza fermarsi. Alla base di questo risultato c’è una tecnologia diversa da quella che si può trovare nei “normali” pacchetti batterie delle “normali” auto elettriche. 

Alla base della QUANTINO c’è infatti una piattaforma elettrica a basso voltaggio, composta da una batteria di flusso nanoFlowcell e da quattro motori elettrici, quindi a zero emissioni. L’elemento di innovazione è proprio la batteria di flusso: per chi non lo sapesse, si tratta di un dispositivo basato su una cella elettrochimica attraverso la quale fluiscono elettroliti contenenti sostanze elettroattive disciolte. In questo modo, l’energia chimica viene direttamente convertita in energia elettrica.

nanoFlowcell QUANTINOLa nanoFlowcell QUANTINO al Salone di Ginevra 2015  nanoFlowcell

La batteria di flusso alimenta quindi i 4 motori elettrici da 25 kW, che complessivamente generano una potenza di 136 cavalli. Le reazioni chimiche che producono l’energia necessaria sono permesse dal liquido ionico, stivato in due serbatoi da 175 litri: uno contiene liquido con carica negativa, e uno con carica positiva. L’intero sistema elettrico ha un voltaggio di appena 48 volt.

“Come veicolo elettrico per il grande pubblico, la QUANTINO rappresenta un concept economicamente vantaggioso con un grande potenziale per il futuro“, spiega l’ingegnere italiano Nunzio La Vecchia, responsabile tecnico di nanoFlowcell. “Un primo prototipo andrà in strada nel corso del 2015. Stiamo anche puntando ad una rapida omologazione in vista della produzione in serie”.

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