Claudia Alivernini, l’infermiera dello Spallanzani di 29 anni prima a essere vaccinata in Italia, non è stata minacciata di morte dai no vax né ha ricevuto intimidazioni contro la sua persona. Alivernini, tramite i suoi legali, ha smentito la notizia circolata nei giorni scorsi, spiegando di non avere mai rilasciato dichiarazioni di questo tipo a nessuno.
di Natascia Grbic

 

Non ci sarebbe stato nessun insulto, né minacce di morte arrivate all’indirizzo di Claudia Alivernini, la prima infermiera a ricevere il vaccino in Italia. La 29enne ha fatto sapere tramite i suoi legali che non ha rilasciato nessuna intervista in cui parlava delle intimidazioni ricevute, né ha cancellato i profili social per paura di ritorsioni. Nei giorni scorsi aveva fatto molto scalpore la notizia secondo cui Alivernini era stata insultata e minacciata di morte sui profili istituzionali che hanno diffuso la notizia della sua vaccinazione. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, la ragazza stava valutando anche una denuncia alla Polizia Postale.

La richiesta di rettifica
Vi rappresentiamo che in data odierna lo scrivente studio legale ha provveduto a diffidare il Messaggero alla immediata rimozione e/o cancellazione dell’articolo apparso nell’edizione odierna a pag. 9, a firma della giornalista Alessia Marani, giacché la ns. assistita non ha mai rilasciato le dichiarazioni ivi riportate (né altre dichiarazioni di sorta), né ha 2 tantomeno 2 mai autorizzato
chicchessia a rivolgersi alla stampa e/o a terzi per suo conto per rilasciare dichiarazione alcuna. Parimenti infondati risultano anche i riferimenti a presunte minacce di morte che a quanto consta alla nostra assistita non si sono mai verificate.

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