Ogni giorno verso l’ora di pranzo rovistano nei cassonetti di riviera Ponti Romani. I commercianti: fenomeno in aumento, arrivano in bus da diverse zone della città

di

Alice Ferretti

PADOVA. Arrivano ogni giorno puntuali, verso l’ora di pranzo. Chi in autobus, chi in bicicletta, chi a piedi. Provengono da diverse zone della città. Tutti con lo stesso intento: rifornirsi di cibo a quello che di fatto è diventato il supermercato degli ultimi. Sono anziani, per la maggior parte italiani, che quotidianamente rovistano nei cassonetti di riviera dei Ponti Romani nella speranza di trovare qualcosa per il pranzo.
Non importa che l’isola ecologica si trovi in pieno centro storico, proprio di fronte alla libreria Feltrinelli. Non importa che i passanti li guardino con pietà o inorriditi. L’importante per loro è trovare qualcosa da mangiare. «Li vedo ogni giorno, sono un po’ sempre gli stessi», racconta intenerita Camelia, negoziante della strada. «Arrivano verso le 12. 30 e si sporgono sui cassonetti finché non trovano qualcosa. Prendono soprattutto sacchetti di verdura e della frutta».
Non tanto gli avanzi di ristoranti e bar della zona, quanto i sacchetti di insalata, magari ancora sigillati, i vasetti di yogurt appena scaduti, qualche banana annerita o mele ammaccate gettate ogni mattina dai dipendenti del vicino supermercato Pam. «Ogni giorno prepariamo il banco di frutta e verdura e verso le 9.30 gettiamo la merce che è scaduta, rovinata o che comunque per legge non si può più vendere», racconta una commessa del supermercato di piazzetta Garzeria. «Siamo a conoscenza di quello che succede e ci dispiace da morire che questi anziani siano costretti a rovistare nella spazzatura, ma cosa possiamo farci?».

Anche Amid, che da tre anni è titolare della pizzeria per asporto di riviera dei Ponti Romani, è al corrente della situazione. «Li vediamo tutti i giorni, con la pioggia e con il bel tempo, d’estate e d’inverno. Alcuni scendono alla fermata dell’autobus qui vicino, “fanno la spesa”, riprendono l’autobus e se ne vanno», dice il commerciante. «Non vengono mai a chiederci un pezzo di pizza o una focaccia. Preferiscono arrangiarsi da soli».
Ogni tanto capita anche che questi anziani intenti a rovistare nell’immondizia vengano ripresi dai vigili urbani. Il regolamento comunale vieterebbe, infatti, di rovistare all’interno dei cassonetti, soprattutto per questioni igienico-sanitarie. E poi, cercando tra i rifiuti, capita che rovescino parte della spazzatura sporcando strada e marciapiede. Così gli agenti, che non hanno mai multato finora gli anziani, se li vedono cercano di dissuaderli da quello che stanno facendo o per lo meno di invitarli a cercare di non far cadere a terra altra immondizia.
Ormai però il supermercato degli ultimi sembra essere collaudato. «Sono sempre di più purtroppo queste persone in difficoltà che cercano cibo nella spazzatura», conclude Camelia. «Forse bisognerebbe mettere un cassonetto per la raccolta degli avanzi di cibo ancora commestibili, in modo da non costringere questi anziani a rovistare tra i rifiuti» aggiunge Amid. Anche questa è Padova.

 

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