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Samba che banca!

Bazoli: superstipendi, ci sarà la svolta

(La Stampa, 13 febbraio 2009)

“Ho sempre detto che vi erano dei compensi così elevati da comportare sproporzioni inaccettabili tra le remunerazioni dei manager e quelle dei dipendenti comuni. Ora lo si riconosce da parte di tutti”. E “penso che ci sarà una svolta, una maggiore moderazione, un riferimento più stringente ai risultati”.

(Giovanni Bazoli, presidente del consiglio di sorveglianza di Banca Intesa-San Paolo, La Stampa, 13 febbraio 2009)

Nel dicembre del 2006 il consiglio di amministrazione di Banca Intesa ha assegnato al presidente, Giovanni Bazoli “un’indennità speciale di fine mandato” pari a 10 milioni di euro. Si è trattato di un fine mandato un po’ sui generis, visto che dal 1^ gennaio 2007 Bazoli non è più presidente del consiglio di amministrazione di Banca Intesa, ma presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa-San Paolo. (…) Come presidente di uno dei due colossi bancari italiani, nel 2007 ha percepito uno stipendio di un milione e 364mila euro (….). Se questo signore dai modi sobri ha fatto il presidente per 25 anni in cambio di una retribuzione di cui non si è mai lamentato, perchè si è stabilito un suo credito morale verso la banca (rivelato agli azionisti solo a cose fatte) e lo si è quantificato in una cifra grosso modo pari alla somma di tutti gli emolumenti avuti in passato?

(dal libro “La Paga dei padroni” dei giornalisti Gianni Dragoni e Giorgio Meletti, pag 104-124, edizioni Chiarelettere)

Fonte: www.bamboccioni-alla-riscossa.org