finche-ce-guerra-ce-speranza1.jpg

Dai loro santuari al confine tra Afghanistan e Pakistan, i terroristi islamici “stanno pianificando attacchi sul territorio degli Stati Uniti”. E il presidente americano non intende rimanere a guardare. Barack Obama torna alle origini e rimette a fuoco l’obiettivo iniziale della missione afghana: “Distruggere, smantellare e sconfiggere al Qaeda, impedendogli in futuro ogni possibilità di ritorno”. “La situazione è sempre più rischiosa”, ha detto il capo della Casa Bianca, annunciando la nuova strategia per la regione, che prevede anche l’invio di altri 4.000 soldati (…)

(Il Corriere della Sera, 28 marzo 2009)

Oggi, da un punto di vista economico, la distruzione che è in corso è forte come la distruzione di una guerra. Per fortuna senza i 50 milioni di morti della seconda guerra mondiale. Ma la possibilità di una guerra è grande, perchè in fondo qual è il problema principale oggi? E’ quello di ridurre il debito. E per ridurre il debito ci sono due modi. Risparmiare di più. O l’inflazione. E una situazione di guerra o di tensione internazionale spinge la gente al risparmio. Un risparmio volontario. Oppure un risparmio obbligatorio attraverso l’imposizione di una guerra. E credo che probabilmente ci saranno segnali di forte tensione internazionale in Corea, Pakistan, Medio oriente (…).

(Jacques Attali, intervista alla trasmissione Economix, RaiTre, 13 marzo 2009)

P.S. Per la cronaca e per chi non lo sapesse: Jacques Attali è stato a lungo consigliere dell’ex presidente della Repubblica francese, François Mitterand. E poi: tra il 2007 e il 2008 – su incarico dell’attuale inquilino dell’Eliseo, Nicolas Sarkozy – ha diretto una commissione, conosciuta appunto come commissione “Attali”, per studiare “i freni alla crescita” in Francia.

Sempre Attali e sempre alla trasmissione Economix ha ricordato che: il debito americano – pubblico e privato – è passato, in seguito alla crisi finanziaria, dal 350% al 550% del Pil.

Fonte: www.bamboccioni-alla-riscossa.org