di

Felice Capretta

 

L’attenzione dei media italici è ancora aggrappata allo sciame sismico ed ai recenti disordini in Moldova con tanto di Parlamento al barbecue (in Italia al massimo si fa il barbecue fuori dal Parlamento invece).
Su questi eventi ci riserviamo di indagare in seguito con fiuto caprino.
Nel frattempo, inosservati ai più, iniziano ad affluire qua e la’ alcuni segnali molto rilevanti sulla crisi economica, che sarebbe più corretto definire Crisi Sistemica.
Stop. Rewind. Facciamo un passo indietro.
Gli affezionati lettori sicuramente ricorderanno il nostro post del Dicembre 2008 intitolato "quanto durerà la crisi economica?".
In quel post, ripubblicando il report di Europe2020, anticipavamo che a Marzo 2009 sarebbe stato chiaro al grande pubblico che la crisi sarebbe stata duratura e non passeggera.
Lo abbiamo ribadito anche nei post più recenti , sempre traducendo LEAP/Europe2020.
Ed ora sembra proprio che i nodi stiano venendo al pettine, con giusto qualche giorno di ritardo rispetto alla previsione.
Sentite le dichiarazioni rilevate delle ultime 48 ore:
Jurgen Stark, membro del comitato esecutivo della Bce, in una tavola rotonda che appare sul sito web del Financial Times ha dichiarato

La sfiducia nelle banche potrebbe essere destinata a durare. Ci vorra’ molto tempo prima che venga ripristinata la fiducia, mentre aumentano i rischi di una contrazione del sistema finanziario
[…]
il sistema bancario e’ il maggiore veicolo di finanziamento dell’economia dell’Eurozona. Ora stiamo veramente di fronte ai problemi, problemi molto seri

Sulla medesima linea, secondo indiscrezioni riportate dal Times di Londra, il Fondo Monetario Internazionale, che avrebbe stimato che gli asset tossici presenti nelle banche e nelle compagnie assicurative, potrebbero raggiungere la cifra di 4.000 miliardi di dollari, di cui 3100 in USA e 900 nel resto del mondo.
Alla buon’ora, verrebbe da dire: le nuove previsioni del FMI raddoppiano rispetto al gennaio scorso, quando si era parlato di 2.200 miliardi per fine anno.
Anche il vecchio volpone Soros ha detto la sua, partendo dal recente andamento psicotico delle borse, con periodi di rialzo e di ribasso. Ha detto chiaramente che a suo parere si tratta di un semplice rimbalzo, che in quanto tale dunque non rende immuni dal rischio di nuove discese, così come avevamo anticipato citando Nouriel Roubini.
Per Soros, il sistema bancario è fondamentalmente insolvente.
La ripresa non avverrà nel terzo o nel quarto trimestre di quest’anno e sarà più verosimile una lunga stagnazione. Niente di nuovo per gli affezionati lettori, che da tempo sanno che si va verso una crisi lunga un decennio.
Perfino il presidente della Camera, Gianfranco Fini detto Kippa’, ha affermato che

sono grandi e diffuse le preoccupazioni per la crisi che stiamo vivendo anche perché le previsioni, che in rapida successione vengono aggiornate dagli istituti di ricerca, non offrono segnali particolarmente incoraggianti a tal punto che anche la possibilità di una inversione nel prossimo anno del ciclo negativo potrebbe rivelarsi illusoria

Se c’e’ arrivato anche lui…LEAP aveva proprio ragione!
Per concludere, Moody’s ha appena abbassato il rating a 12 banche irlandesi:

tutte le banche irlandesi sono troppo esposte al mercato immobiliare e, visto il clima economico, subiranno perdite significative

Fonte: http://informazionescorretta.blogspot.com/