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Clemente Mimun dal Tg5 al Tg1. Mauro Mazza dal Tg2 a Raiuno. “Su questi nomi non ci piove”, racconta uno dei partecipanti al megavertice di Palazzo Grazioli, la residenza privata di Silvio Berlusconi. Dunque, si è parlato di nomine, eccome, nella lunghissima riunione di ieri pomeriggio. Cioè, della nuova Rai targata Cavaliere che già mercoledì, giorno della prossima riunione del Cda, vorrebbe imprimere il suo marchio sull’azienda varando un pacchetto-monstre di promozioni. L’anomalia di una discussione sulla tv pubblica svolta nell’abitazione del premier ha scatenato le opposizioni: “Ennesima ferita della democrazia, un’indecente conferma del conflitto d’interessi”.

(Repubblica, 18 aprile 2008)

“…I ministri in compenso stavano al cesso. Non Scrivere! – esclama il premier rivolto a una giornalista, probabilmente della Rai – Co-sa scrivi! Co-sa scrivi! Guarda che ci sono le riunioni a casa mia per la Rai… Stai attenta! Stai attenta!” (NdA: parole dette ridendo. Per poi, alla fine, battere le nocche sul tavolo. Come a mettere punto alla frase).

(Silvio Berlusconi, YouReporter.it, 3 aprile 2009)

P.S. Per la cronaca e per complettezza: lo scambio di battute tra Tremonti e Berlusconi – “ministri al cesso, le nomine Rai a casa mia” – è andato in scena Londra, in occasione dell’ultima riunione del G20. E una versione tagliata – cioè senza cioè la battuta sulle nomine Rai che vede impegnati destra&centro&sinistra da mesi in una durissima trattativa – è stata pubblicata anche da Repubblica Radio. La potete trovare qui.

Fonte: www.bamboccioni-alla-riscossa.org