di

Felice Capretta

Grazie ai nostri affezionati lettori sempre vigili, apprendiamo senza particolare sorpresa delle avvisaglie dell’inevitabile default degli Stati Uniti direttamente dalla bocca di Barack Obama in persona.
Prima però apriamo con le consuete nefandaggini della stampa allineata. Su Tgcom di oggi, campione di disinformazja, leggiamo un meraviglioso esempio di doublethink (o di schizofrenia, che dir si voglia).
Titolone centrale

Istat, giù il Pil del primo trimestre: -5,9%

Sottotitolo

Secondo l’Istituto di statistica il peggioramento rispetto allo scorso trimestre è del 2,4%.
Si tratta del dato peggiore dal 1980

Ancora nello stesso, medesimo titolone

Berlusconi: "Segni di miglioramento"

Già.

Uh, guarda, una capretta.
Citiamo una riflessione di Maurizio Blondet, nell’articolo dall’eloquente titolo "Felici nelle mani di un pazzo":

Ho già scritto altre volte che Berlusconi, verosimilmente, soffre di un disturbo psichico.
Nella sua forma clinica, conclamata e grave, il disturbo si chiama «mania», ed è in qualche modo il contrario della depressione.
[…]
Di questo diturbo esiste però una forma più lieve, sub-clinica, molto ben studiata. Ed è un disturbo, lo si creda o no, socialmente «gradevole». L’ipo-maniaco (si chiama così) è intriso di fiducia in sè e di energia; «pensa positivo»; può lavorare per diciannove ore al giorno; si fa notare come amico generoso, impulsivo e trascinatore; contagia gli altri coi suoi entusiasmi e progetti audaci; piace alle donne per la sua vitalità sessuale. E spesso, la sua impulsività ha successo. Gli dà una marcia in più nella vita sociale.
Già nel 1958 uno psichiatra di nome Kurt Schneider descriveva questa personalità «ipertermica» (molto «calda») con questi aggettivi: «Sempre di buonumore, ultra-ottimista, esuberante, ingenuo; vanitoso, vanaglorioso, grandioso; vigoroso, traboccante di progetti, improvvido; gran parlatore, affettuoso, estroverso; indiscreto, importuno; disinibito. Cerca perennemente stimoli; sessualmente promiscuo».
Giudichi il lettore se questo non è il ritratto di Berlusconi.

Passiamo ora alla notiziona succosa: di fatto, Barack Obama ha annunciato il default.
L’equivalente economico dell’opzione nucleare.
Ecco una traduzione dell’articolo segnalato tra i commenti.
Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ieri ha prospettato che la Cina ed altre nazioni potrebbero cessare di acquistare titoli del debito pubblico americano, e ha dichiarato che gli USA devono fronteggiare il (problema del) debito per evitare danni economici di lungo periodo.

Il deficit di lungo periodo ed il debito che abbiamo accumulato non è sostenibile.
Non possiamo continuare a prendere soldi a prestito dalla Cina o dalle altre nazioni
Dobbiamo pagare interessi su quel debito e in questo modo stiamo ipotecando il futuro dei nostri bambini con sempre più debito

Obama ha dichiarato che la situazione del debito creerebbe ulteriori problemi se nazioni straniere come la Cina perdessero il loro appetito per i buoni del tesoro americani.

E’ anche vero che ad un certo punto si stancheranno di comprare i nostri debiti
[…]
e quando questo accade, dobbiamo alzare i nostri tassi di interesse per essere in grado di prendere a prestito, e questo alzerà i tassi di interese per tutti.

Forse Obama legge Informazione Scorretta.
Hellooooo, Mr Obamaaaa!
(citazione ipo-maniacale)

http://informazionescorretta.blogspot.com/