di

Felice Capretta

Eccoci tornati con la terza ed ultima parte del GEAB Report n.36 di Europe2020.
Se avete perso la prima parte la trovate qui: tre onde anomale convergenti
La seconda parte qui: disoccupazione di massa
mentre se non sapete di chi e di cosa stiamo parlando potete leggere questo post introduttivo dedicato a quanto durerà la crisi .
In questa terza ed ultima parte il team LEAP/E2020 si concentra sulle altre due onde anomale: i fallimenti in serie e la crisi terminale dei bond USA, del dollaro, del pound.
Infine, il team dà qualche suggerimento sugli investimenti. Teniamo a sottolineare che sono i suggerimenti di Europe2020 e non i nostri. Come sapete preferiamo astenerci sull’argomento.
GEAB 36: Le tre onde anomale dell’estate 2009 – Fallimenti in serie, crisi terminale dei bond USA
L’onda dei fallimenti in serie: aziende, banche, immobiliari, regioni, stati, città.
Negli USA, in UK e in Spagna in particolare una seconda ondata di pignoramenti è in fase di gestazione, così come un’ondata di default di stati, regioni e città, durante l’estate.
Per un gran numero di aziende grande, medie e piccole, l’estate del 2009 è vista come l’estate dell’ultima possibilità. O, come nel caso di molti stati e regione, dipendono in modo critico dal turismo e, dopo molti mesi piatti, necessitano disperatamente di una buona stagione estiva per evitare di fallire in Settembre, oppure dipendono da una buona ripresa in autunno per coprire le perdite degli ultimi nove mesi.
Sfortunatamente, secondo E2020, in entrambi i casi, la ripresa non è in vista:

  • I turisti, se arrivano, hanno ben pochi soldi
  • I consumatori, se hanno in salario, sono troppo preoccupati per acquistare

Il nocciolo di questa onda anomala che si sta infrangendo è la morte dello stravagante consumatore occidentale, in particolare del consumatore americano.
Si potrebbe sempre provare a risollevarne lo spirito, dandogli buone notizie e nascondendogli le cattive (NFDC: questa è la strada più affine al governo italiano, come avranno certamente notato gli affezionati lettori). Si potrebbe promettergli sconti e suggerirgli di andare di nuovo nel debito infinito. Niente però funziona… e niente funzionerà, perché lo spensierato consumatore drogato di credito non esiste più: semplicemente non ha più soldi oppure è troppo preoccupato di fare qualunque cosa che non sia risparmiare.
[…]
Tutte le nazioni che dipendono dalle esportazioni, la Cina in primis, nonostante il suo disperato tentativo di creare urgentemente uno “stravagante consumatore cinese”, stanno per toccare con mano la stessa disillusione: i loro vecchi clienti non esistono più, lo stravagante consumatore occidentale è morto.
Infatti, dietro le grandi dichiarazioni dei leader politici e finanziari, la realtà sta già prendendo piede, come mostra il grafico sotto che mostra l’evoluzione del consumo di corrente elettrica in Cina (il più affidabile indicatore della reale crescita di questo paese).

Questo è ancora più serio dal momento che l’ ondata di fallimenti nel settore privato, e le conseguenze in termini di occupazione che gli si abbinano, aggraveranno le conseguenze dell’ondata dei default pubblici (stati, regioni, città). Per USA e UK, come anticipato in numerose edizioni precedenti del GEAB Report, l’estate del 2009 sarà il tempo del default. Tuttavia, dal Messico alla Turchia, al sudest asiatico, agli stati baltici, i default sul debito stanno iniziando ad affiorare ovunque.
La forma che prendono questi default può essere diversa, con tre principali aspetti in comune:

  • massiccia svalutazione (organizzata o imposta)
  • budget da austerity (con drastici tagli al welfare e ai servizi pubblici)
  • massicci aumenti fiscali

In queste nazioni, questo tipo di misure possono uccidere qualunque speranza di ripresa economica nel medio periodo (2/3 anni) ed aumentare i rischi dell’esplosione socio-politica. Inoltre, questo contribuirà alla riduzione della domanda di beni e servizi in tutto il mondo, aggravando la depressione economica nelle altre nazioni.
Negli stati federali o semi-federali le cui regioni hanno goduto di poteri fiscali e di budget si svilupperanno gli stessi processi (salvo la svalutazione). La California, come almeno 40 dei 50 stati degli USA è già in una situazione simile.
Al di la’ degli aspetti economici, queste situazioni metteranno alla prova la forza dei legami interni in molte nazioni, il che contribuirà al trend del dissesto geopolitico globale.
Per concludere, i fallimenti delle banche torneranno nei titoli dei giornali negli USA, UK, Europa e Giappone alla fine dell’estate 2009, perchè tutti i fallimenti aziendali, pubblici e personali creeranno tanti “asset tossici” attualmente segnati come crediti nei bilanci delle banche. Ma, a tre mesi da oggi, si saranno trasformati in bombe finanziarie.
L’onda della crisi terminale dei Bond USA, del dollaro e della sterlina e il ritorno dell’inflazione
Il primo summit del BRIC è il primo segno di dissezione geopolitica globale (approfondite a questo link) . L’argomento principale di discussione non era un fattore militare o strategico, ma un argomento monetario e finanziario: cosa farsene delle centinaia di miliardi di dollari USA (nella forma dei titoli di debito) accumulati da queste 4 nazioni negli ultimi anni?
(NDFC: gli affezionati lettori ne erano già al corrente, si veda l’articolo Bric o la fine del dollaro )
Cinesi e russi hanno già notato che i loro dollari non sono sempre i benvenuti negli USA, in Europa o in Australia quando cercano di usarli per investire in asset strategici. Con Brasile ed India, hanno avviato una grande quantità di accordi swap nelle loro rispettive valute (un trend che prenderà piede dopo il summit) e stanno cercando di comprare tutto quello che possono con i loro dollari finchè ci sono nazioni ancora in grado di vendere le loro ricchezze in cambio di dollari.
[i paesi del BRIC] hanno deciso di acquistarsi a vicenda i loro titoli di debito, riducendo quindi la loro dipendenza dai titoli di debito americani.
LEAP/E2020 ritiene che questo Summit è probabilmente l’ultimo tentativo di riconciliazione da parte dei paesi del BRIC prima del divorzio. Se le richieste di una rapida e profonda riorganizzazione dei meccanismi di voto all’interno del FMI ed altre organizzazioni internazionali non saranno accettate ed implementate rapidamente da USA, UK, Giappone ed UE, il prossimo summit del BRIC sarà un summit di rottura, che svilupperà strategie indipendenti o anche opposte al trio USA/Giappone/EU.
Con i titoli di debito USA che eccedono la cifra di 100 miliardi al mese (in contrapposizione ai 10 miliardi degli anni precedenti, il passo della rottura si impone naturalmente da se’. Come anticipato da LEAP/E2020 nei GEAB precedenti, è alla fine dell’estate 2009 che i disperati bisogni di prestito di USA e UK ed il crescente sospetto da parte dei potenziali acquirenti (dei loro titoli di debito, NDFC) si combineranno e raggiungeranno l’ora della verità.
L’ora della verità potrà manifestarsi in un solo modo: il rifiuto da parte degli acquirenti di continuare ad acquistare titoli di debito T-Bond USA e Gilt britannici. In questo senso, la decisione dei paesi del BRIC di acquistarsi a vicenda i titoli di debito è un primo segno che un colpo agli acquirenti di T-Bond USA sta per arrivare.
In questo contesto, un primo scenario è che la Fed e la Banca d’Inghilterra iniziano ad acquistare massicce quantità di bond emessi dai loro governi, quindi le loro valute crollano e cresce la creazione di moneta, mentre i prezzi delle altre valute schizzano in alto.
Avviene quindi la svalutazione che molti leader americani sognano.
Dichiareranno di essere vittime dei cinesi cattivi, dei russi cattivi, etc, facilitando le misure protezionistiche in un tentativo di ridare fiato alle aziende americano. Naturalmente, in questo processo, il potere di acquisto dei cittadini americani sarà improvvisamente dimezzato, ma non è sicuro che questo passerà inosservato a New York e Washington…
In un secondo scenario, Obama, Geithner e Bernanke devono dichiarare pubblicamente che il dollaro ha perso dal 30 al 50 percento del suo valore contro le altre monete come misura per risolvere l’impossibilità del governo americano di ripagare i titoli di debito USA (T-Bond). Questo scenario corrisponde all’opzione “Nuovo Dollaro”.
In una situazione in cui USA e UK fanno default sul debito ad il dollaro crolla, i prezzi delle materie prime denominate in dollari e pound certamente saliranno, anche se, in confronto con le altre valute, potrebbero stagnare o diminuire al peggiorare della recessione. Questo mercato è di conseguenza difficile da anticipare precisamente, il che non aiuta le aziende.
In USA e UK, con la discesa delle monete e la salta della stampa di moneta a fronte di una economia in contrazione, la situazione risultante puo’ essere solo una forte fiammata inflattiva (o anche iperinflazione momentaneamente). Fortunatamente, grazie al fatto che le loro esportazioni sono non-strategiche (contrariamente alle materie prime e all’energia), l’inflazione non sarà esportata e, al contrario, potrà essere largamente compensata dall’effetto deflazione, in altre nazioni, dell’aumentato valore di altre monete.
Raccomandazioni strategiche
Valute e Oro
Le onde anomale dell’estate 2009 provocheranno gravi turbolenze e porteranno ai default sui titoli di stato. Il mercato delle valute sara’ su una strada particolarmente accidentata. A questo punto, LEAP/E2020 non è in grado di anticipare prezzi precisi perchè i cambiamenti saranno così improvvisi e vari che solo trend generali possono essere previsti.
Il dollaro ed il pound subiranno nuove cadute.
Il dollaro scenderà a 0,65 e il pound sotto la parità con l’euro.
Quando il default degli USA apparirà inevitabile, il tasso di cambio andrà verso 1 EUR = 2 USD.
Il Real e lo Yuan prenderanno valore nel medio-lungo periodo.
L’oro resterà un rifugio sicuro per i mesi a venire.
Immobiliare
I mercati non hanno ancora raggiunto il loro livello più basso. Dovreste ignorare tutte le raccomandazioni che vi dicono di tornare ad acquistare (a meno che non sia assolutamente necessario). Negli USA, il nostro team stima che i prezzi scenderanno di un altro 20% in media durante l’estate del 2009 (NDFC:"estate 2010" nell’originale, probabilmente un refuso).
In UK è atteso un trend analogo.
Azioni e obbligazioni
Fate attenzione alle aziende che vi voglio fare un regalo! Specialmente le banche americane offrono un "buon prezzo" per le loro azioni, fate attenzione. Le banche si stanno preparando per altre grandi perdite per la fine del 2009, e stanno tentando di trasferire l’inevitabile caduta delle loro azioni ai piccoli investitori.
Titoli di stato
Devono essere evitati i titoli emessi dalle nazioni che non hanno finanze pubbliche solide e/o una concreta possibilità di alzare le tasse senza provocare disordini di piazza o senza significativo miglioramento dei ritorni perchè il contribuente è troppo povero.
Oggi la crisi sta mettendo gli stati sotto pressione, in particolare quelli al cuore del sistema che sta crollando, ovvero USA e UK. I loro titoli di debito (T-Bond e Gilt) non sono altro che cambiali sostenute dalle loro economie e valute.
Di conseguenza, valgono tanto quanto valgono le loro economie e le loro monete, ovvero sempre meno con il passare dei mesi.
I più grandi detentori di questi asset si stanno preparando pubblicamente per uscirne (come mostrato dal recente summit del BRIC). La principale domanda di questi detentori non è "se" ma "quando" iniziare la svendita dei titoli di debito americani e inglesi. Vogliamo ricordare che, secondo LEAP/E2020 questo avverrà alla fine dell’estate 2009. In ogni caso, pensiamo che sia oggi pericoloso acquistarli.
Si conclude qui il GEAB Report 36.
Tutte le parti:
tre onde anomale convergenti
disoccupazione di massa
fallimenti in serie e crisi terminale dei titoli di debito USA
E’ possibile ripubblicare questo articolo lasciando i link attivi nell’articolo e alla fonte Informazione Scorretta.

 

Link