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“Italia dei valori vota e chiede di votare con senso di responsabilità il provvedimento (per rifinanziare e far proseguire la missione in Afghanistan, NdA), così come presentato in Senato, perché crediamo che sia necessario fornire alle nostre truppe che sono all’estero il supporto necessario per fare bene e in sicurezza il loro lavoro. Questo è il dovere di un Paese moderno“. Lo dice, conversando coi giornalisti a palazzo Madama, il ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, che aggiunge: “Consideriamo una fuga e un atto di irresponsabilità solo per motivi politici e di lotta interna, mettere a rischio la dignità del nostro Paese e l’incolumità dei nostri soldati“.

(Antonio Di Pietro, La Repubblica.it, 27 marzo 2007)

L’ Unione approva al Senato il decreto legge che rifinanzia le missioni militari italiane all’ estero. Dunque anche quella parte che riguarda le truppe in Afghanistan. Il centrosinistra incassa 180 voti: 155 vengono dai senatori dell’ Unione, 20 dall’ Udc che, al contrario del centrodestra astenuto ha votato sì, 4 dai senatori a vita (Colombo, Scalfaro, Levi Montalcini, Ciampi), uno, a sorpresa, dal forzista Lino Jannuzzi. Il centrodestra ha contato 132 astensioni. Hanno votato no Turigliatto, ex Rifondazione, e Rotondi, segretario della Dc per le autonomie.

(Antonio Di Pietro, La Repubblica, 28 marzo 2007)

Che cosa ci facciamo ancora in Afghanistan? E’ la domanda che – sono sicuro – se venisse fatta oggi agli italiani, la maggioranza di essi non saprebbe più cosa rispondere. Certo oggi è il giorno del dolore, della partecipazione della solidarietà ai nostri soldati e della vicinanza alle famiglie delle vittime. (…) Noi siamo andati in Afghanistan per aiutare il popolo afghano e non il tiranno di turno a sbarazzarsi dei suoi avversari. La nostra Costituzione parla chiaro sul punto: l’Italia non può e non deve partecipare ad azioni di guerra, né tantomeno deve schierarsi con qualcuno in caso di regolamenti di conti.

(Antonio Di Pietro, blog di Antonio Di Pietro, 17 settembre 2009)

Proprio vero: solo gli stupidi non cambiano idea. Spesso quando passano da maggioranza a opposizione. Soprattutto quando pensano di poter raccattare qualche voto. Quasi sempre quando ci sono di mezzo dei morti, e gli stupidi quelli veri – quelli che non sono capaci di cambiare facilmente idea – si commuovono per davvero.

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