DI

PETER FRANSSEN
infochina.be/fr

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La scorsa settimana, i media cinesi pubblicavano la storia di un padre che, a Beijing, incatenava il figlio di due anni a un albero prima di andare al lavoro. I media occidentali si sono buttati sull’affaire e ne hanno fatto uno strumento di propaganda contro la Cina. Alla CNN hanno dato di matto.
La storia comincia mercoledì 3 febbraio alle 8:59, l’ora in cui due giornalisti, Zhao Yanrong e Xu Fan, pubblicano sul sito del China Daily un articolo su un bambino legato con una catena a Beijing. Il China Daily è il primo giornale anglofono della Cina e ogni giorno conta tre milioni di lettori nella Repubblica Popolare e all’estero. Ecco il titolo dell’articolo cinese: “Un padre incatena il figlioletto di due anni dopo aver perso la figlia”.
Il sottotitolo dell’articolo indica che il padre aveva rifiutato l’aiuto delle autorità locali del distretto di Fashang (Beijing). I due giornalisti danno la parola all’uomo, che spiega come sua moglie, ritardata mentale, non può occuparsi del figlio, che egli deve quindi portare al lavoro; racconta inoltre che qualche settimana prima sua figlia si è persa e che da quel momento lega il figlio per evitare che gli succeda la stessa cosa. I giornalisti vanno a casa dell’uomo e si scopre che è un migrante (contadino che ha abbandonato la campagna per la città: i contadini migranti sono 150 milioni in Cina), che il minuscolo appartamento trasborda di vestiti e oggetti, regali dei vicini. Il padre racconta ai giornalisti che diverse persone gli hanno offerto denaro per adottare suo figlio ma di aver sempre rifiutato. Si scopre anche che nel 2009, le autorità locali hanno discusso per quattro volte con il padre, consigliandogli, vista la situazione della moglie, di tornare da dov’era venuto, ma l’uomo non era d’accordo. Nell’articolo, le autorità riconoscono che ci sono problemi con i figli dei migranti. Nella capitale esistono sì delle scuole per i figli di migranti, ma non ci sono asili.
Questo è tutto quello che dice l’articolo del China Daily.
Il giorno stesso, l’agenzia di stampa ufficiale Xinhua riprende l”articolo integralmente, senza modificarne una sola riga, con due foto del bambino incatenato e diffonde l’informazione in tutto il mondo. Ed è l’inizio della fine.
«Alla cinese»
Il primo a vederci un’opportunità di propaganda è il giornale britannico The Daily Mail, che pubblica subito un enorme titolo: “Baby-sitting alla cinese: proprietario di un risciò incatena il figlio di due anni quando va al lavoro”. L’espressione “alla cinese” è ben trovata: cosi facendo, l’autore insinua che in Cina è cosa di tutti i giorni. Solo qualche raro lettore del Daily Mail è al corrente della situazione dei bambini cinesi e non è quindi così difficile abbozzare un’immagine deformata della situazione e manipolare in questo modo i lettori.
La parola “risciò” è inoltre ben trovata: il lettore vede un uomo che percorre le strade con, dietro di lui, una piccola cabina nella quale una o due persone han preso posto. Si prova subito una grande compassione per quest’uomo. Ma non parliamo qui di “risciò” come quelli che si vedono in India, è un taxi moto. Diverse volte ho usato questo tipo di mezzo, in Cina: il conducente dispone di un apparecchio motorizzato dietro il quale è stata fissata una cabina e questo permette di districarsi nel traffico.
Il Daily Mail scrive che a prima vista, si potrebbe pensare di avere a che fare con l’apoteosi della crudeltà verso i bambini. Tuttavia, dice il giornale, non bisogna biasimare il padre, ma le autorità e la situazione in Cina, che costringono l’uomo a agire in questo modo. A riprova, il Daily Mail aggiunge una bella foto di un padre simpatico che tiene tra le braccia un bimbo sorridente. Come si potrebbe rimproverare qualcosa a un padre così amorevole?

L’articolo è stato pubblicato sul sito giovedì 4 febbraio alle 16. Due giorni dopo, c’erano già almeno 200 reazioni da parte dei lettori, tra le quali:
– “E la Cina si definisce un paese comunista! Ma se non ha neanche asili o scuole per i bambini!”
– “Incredibile! In questo paese abbandonano senza problemi i loro bambini in strada.”
– “Il comunismo è cattivo. I dirigenti dicono che il comunismo fa bene al popolo, ma è una bugia. Che crudeltà!”
– “Sono così triste, dopo aver letto questo articolo. Ma non possiamo darne la colpa al padre. Non potremmo organizzare un’azione di aiuto?”
« 200.000 bambini rapiti»
La storia si sviluppa ancora quando la CNN si interessa al caso. Due giorni dopo il China Daily e un giorno dopo il Daily Mail, il canale televisivo ha preparato uno spezzone di film di 2 minuti e 3 secondi, nel quale possiamo vedere come il giornalista John Ray, dell’Independent Television Network (ITN) incontra il padre, la madre e il bambinetto a casa loro. E là, il padre deve mostrare come ha incatenato il figlio a un albero.

Segue quindi il commento del giornalista: “E questo succede in uno dei paesi più ricchi del mondo”; “Ogni anno in Cina vengono rapiti 200.000 bambini”; “questa storia ha messo i dirigenti comunisti in imbarazzo”; “per decine di milioni di migranti, il miracolo economico non significa proprio niente”… sempre la solita storia…
Un giorno dopo ancora (è quindi il 5 febbraio) il giornale belga De Standaard pubblica sul suo sito la sua versione della storia. L’autore dell’articolo è un certo LVN. L’articolo viene presto ripreso da Het Nieuwsblad. Vediamo la foto del bambino incatenato con sotto questo commento in corsivo: “la foto di questo bambino incatenato ha scioccato le persone di tutto il mondo. La storia che sta dietro a questa foto è uno schiaffo in faccia al governo comunista cinese. Mostra inoltre l’amara povertà che, come una coperta soffocante, circonda ancora l’esistenza di numerosi Cinesi”.
Un po’ più lontano ci viene detto che non ci sono asili per i figli di migranti e che il padre deve “quindi” abbandonare suo figlio. In altri termini, questa crudeltà è imputabile alle autorità. De Standaard scrive anche: “Ogni anno, in Cina, decine di migliaia di bambini scompaiono. La maggior parte sono figli di migranti poveri. Vengono raccolti per strada e venduti in seguito per una somma che oscilla tra i 115 e 1.145 euro”.
Qualche domanda
Facciamoci qualche domanda sulle incredibili storie presentate in questa notizia:
– Come è possibile che, in questo affare, i media occidentali lascino intendere che la situazione dei bambini cinesi e, sicuramente, quella dei bambini migranti, è incredibilmente allarmante, quando i rapporti dell’UNICEF, ad esempio, provano, cifre alla mano, che, cito: “Questi ultimi anni la Cina ha registrato notevoli successi nella realizzazione dei diritti dell’infanzia”.
– Come è possibile che la CNN possa dire senza alcun problema che “decine di milioni di migranti non guadagnano proprio nulla dal miracolo economico”, mentre rapporti della Banca Mondiale, dell’OCSE, del Fondo Monetario internazionale, del UNDP [Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo], dell’UNICEF… scrivono che il miracolo economico ha fatto uscire 500 milioni di persone dalla miseria?
– Come è possibile che i giornalisti occidentali cerchino di ingannare i loro spettatori e lettori sostenendo che ciò che fanno una madre ritardata mentale e un padre non molto sveglio è, in Cina, la cosa più naturale del mondo?
– Come è possibile che la CNN parli di 200.000 bambini rapiti all’anno in Cina e De Standaard di decine di migliaia?
– Come è possibile che, nella loro versione, i giornalisti occidentali hanno dimenticato la storia dell’offerta di aiuti delle autorità e dei vicini?
– Come è possibile che i giornalisti occidentali mettano in evidenza la mancanza di diritti per i migranti senza menzionare il fatto che un gigantesco paese in via di sviluppo che passa da un’economia agricola a un’economia industriale deve sempre confrontarsi a una corsa verso le città? Che, in diversi paesi del terzo mondo come l’India e il Brasile, questa corsa ha portato all’apparizione di immense bidonville miserabili e insalubri mentre in Cina, grazie alla politica delle autorità che prevedono un’urbanizzazione guidata e controllata, non ci sono bidonville?
– Come è possibile che i media occidentali parlino di mancanza di diritti e di migranti cinesi quando numerose città a questo riguardo sono arrivate a un tale livello di sviluppo che possono concedere gli stessi diritti sociali ai contadini senza per questo far esplodere l’urbanizzazione?
– Come è possibile che un giornalista come John Ray possa dire senza battere ciglio né arrossire, che la Cina è uno dei paesi più ricchi al mondo quando invece si tratta di un paese il cui reddito pro capite è sette volte inferiore a quello degli USA, cosa che, ovviamente, fa sì che essa disponga di molti meno mezzi dei paesi ricchi per costruire ciò che è necessario alla popolazione?
– E infine, e soprattutto: perchè i giornalisti del Daily Mail, della CNN, d’ITV e dello Standaard agiscono in questo modo, perchè vogliono spingere la nostra popolazione contro la Cina? E perchè gli uffici dei redattori capo di questi media permettono la pubblicazione o la diffusione di tali informazioni?

Fonte: http://www.infochina.be/fr
Link: http://www.infochina.be/fr/node/356

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di MARINA GERENZANI
Fonti :
La versione del China Daily : http://www.chinadaily.com.cn/metro/2010-02/03/content_9419514.htm
La version del Daily Mail : http://www.dailymail.co.uk/news/worldnews/article-1248252/Chinese-boy-ch …
La versione della CNN : http://www.cnn.com/video/#/video/world/2010/02/04/itn.china.chained.boy ….
La versione del giornale belga De Standaard : http://www.standaard.be/artikel/detail.aspx?artikelid=DMF20100205_049
Il rapporto dell’UNICEF menzionato: http://www.unicef.org/about/execboard/files/China_CPD_Rev1.pdf