DI JONATHAN LIS
haaretz.com

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il capo della Mossad Meir Dagan giovedì ha affermato che Israele sta progressivamente diventando un peso per gli Stati Uniti.
“Israele sta man mano passando dall’essere un elemento prezioso per gli Stati Uniti all’essere un peso”, ha detto Dagan, parlando di fronte alla Commissione Affari Esteri e Sicurezza Nazionale della Knesset.
Dagan ha affermato che il governo statunitense ha recentemente preso in esame la possibilità di forzare Israeliani e Palestinesi a raggiungere una soluzione, ma abbia poi ritirato il progetto dopo aver compreso che ciò non avrebbe portato ad un accordo di pace.
Nella foto: Il comandante del Mossad Meir Dagan (sinistra) e il membro del parlamento Israeliano Tzachi Hanegbi (destra) alla Commissione Affari Esteri e Sicurezza Nazionale della Knesset, il primo giugno 2010.
Nel frattempo, anche un ufficiale superiore delle Forze di difesa israeliane è intervenuto davanti alla Commissione martedì, spiegando i dettagli delle operazioni dell’IDF di lunedì riguardanti la flottiglia inviata a Gaza.
Ha affermato che le truppe armate avevano deciso di non sabotare una nave della flottiglia diretta a Gaza nel mezzo degli scontri letali di lunedì, per timore che l’imbarcazione restasse bloccata nel mezzo dell’oceano, con il rischio di una crisi umanitaria.
La flottiglia, che trasportava tonnellate di aiuti umanitari, era salpata dalla Turchia domenica, con l’intenzione di forzare il blocco israeliano lungo la Striscia di Gaza. Israele ha affermato lunedì di avere ripetutamente chiesto alla spedizione di invertire la rotta, e di essersi offerta di consegnare gli aiuti via terra, richieste rifiutate entrambe dalla flotta. Le truppe della Marina israeliane sono saltate a bordo di cinque delle sei navi senza incidenti prima dell’alba di lunedì, ma gli scontri sono scoppiati sulla sesta nave, e nove passeggeri sono stati uccisi.
Durante il suo briefing sulle operazioni davanti alla Commissione Affari Esteri e Sicurezza Nazionale, il Colonnello Itzik Turgeman ha accennato alla possibilità che l’IDF abbia sabotato i motori delle altre cinque imbarcazioni, dicendo che “se ne erano occupati”.
Ha anche puntualizzato che i soldati hanno trovato pistole in mano ai due attivisti uccisi, insieme con i foderi vuoti.
Turgeman ha detto che lunedì, alle 4.20 ora locale, le truppe dell’IDF, osservata la Mavi Marmara, e avendo visto che sul ponte tutto era calmo, hanno stabilito che i passeggeri a bordo stessero dormendo. In realtà gli attivisti erano in attesa dei soldati armati di bastoni e altre armi.
La commissione ha anche ascoltato ulteriori dettagli circa le operazioni navali, tra cui che l’ufficiale in carica avesse fotografato il capo del Gruppo del Nord del Movimento islamico in Israele, lo sceicco Raed Salah, e avesse mandato la foto a Israele per confutare le voci che dicevano che fosse stato ferito o ucciso negli scontri. Turgeman ha anche affermato che il membro arabo del parlamento israeliano Hanin Zoabi si sia occupata dei feriti a bordo.

Fonte: http://www.haaretz.com/
Link: http://www.haaretz.com/news/diplomacy-defense/mossad-chief-israel-gradually-becoming-burden-on-u-s-1.293540
01/06/2010
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di ARLEQUIN