DI

MICHAEL TENNANT

thenewamerican.com

 

 

 

 

 

 

 

 

L’Afgano medio – e, a dire la verità, l’Americano medio – starebbero ricavando davvero pochi benefici dalla costante occupazione dell’Afghanistan da parte degli Stati Uniti e dai miliardi di dollari dei contribuenti Americani che continuano ad essere investiti in quello stato, ma in entrambi gli stati chi ha conoscenze importanti si distingue discretamente bene. In Afghanistan a quanto pare la chiave per la prosperità e il potere è fare Karzai di cognome, come il Presidente Hamid Karzai.
“Negli ultimi anni”, riporta James Risen del New York Times “dozzine di membri della famiglia Karzai e alleati hanno preso lavori governativi, perseguito interessi finanziari o lavorato come appaltatori per il governo Americano, permettendo loro di ricavare benefici politici o economici da questo.” “Funzionari Americani” scrive Risen “dicono che i Karzai e un pugno di altre famiglie con i giusti contatti hanno beneficiato dei miliardi di dollari che gli Stati Uniti hanno investito nel paese dal 2001 a oggi. Quei soldi hanno aiutato a pagare gli stipendi di alcuni Karzai che sono impiegati del governo, messo in moto lo sviluppo di un vero patrimonio e progetti di costruzione che comprendevano membri della famiglia e creato richiesta per affari collegati ai Karzai.”
Questi non sono semplicemente amici e relazioni che si sono trovati per caso nel vicinato quando il governo U.S.A. ha insediato Hamid Karzai come presidente dell’Afghanistan, una posizione che ha conservato attraverso due elezioni alquanto discutibili. Risen fa notare che “la maggior parte di loro viveva negli Stati Uniti prima di andare in Afghanistan, usando a loro vantaggio la posizione del presidente per metterli al centro di una nuova oligarchia di potenti famiglia Afgane.” Ad esempio:
Prima del 2001, Yama Karzai, un nipote del presidente, viveva con i suoi fratelli a Quetta, in Pakistan, e riceveva un supporto economico da parenti negli Stati Uniti, Mohammad Karzai (un cugino del Presidente Karzai che vive in Maryland) ad esempio. Oggi, Yama Karzai è uno dei più importanti funzionari dell’intelligence Afgana e possiede una casa in Virginia, stando ai documenti catastali. Non ha risposto alle richieste di informazioni del New York Times.
Hashim Karzai, un cugino del Presidente Karzai, adesso lavora come consulente per la Pamir Airways, una linea aerea con base a Kabul che è stata controllata da uno dei soci d’affari di Mahmoud Karzai (il fratello del Presidente Karzai), e vive a Dubai in una delle lussuose Palm Island. In agosto ha preso in affitto la Galleria d’Arte Corcoran a Washington, a un isolato dalla Casa Bianca, per le nozze tra suo figlio e una nipote del Presidente Karzai, stando a quanto affermato da Qayum Karzai, padre della sposa e fratello del presidente.
E Mahmoud Karzai, saggiamente considerato come il meglio introdotto capitano d’industria dell’ Afghanistan, ha affermato che un progetto immobiliare che aveva sviluppato a Kandahar è ora valutato 900 milioni di dollari, includendo il valore delle case vendute. I cinque partner originali, tra cui Mr. Karzai, avevano investito nel progetto 4 milioni di dollari, come lui stesso ha affermato. Il progetto Kandahar fece esplodere una disputa amara con l’esercito Afgano, che reclama il possesso dei terreni utilizzati nel progetto.
Qayum Karzai ha servito nel Parlamento e in altre funzioni nell’amministrazione Karzai mentre ancora possedeva tre ristoranti a Baltimora. E un altro fratello, Shahwali Karzai, “gestisce la sua impresa di consulenza meccanica e il progetto immobiliare di Mahmoud”, scrive Risen. “Abdul Ahmad Karzai, che ha lavorato per l’Aereoporto Internazionale Baltimora-Washington prima che suo fratello diventasse presidente, adesso lavora per l’Afghanistan Investment Support Agency (“Agenzia di Supporto dell’Investimento in Afghanistan”) che distribuisce licenze aziendali” – licenze senza le quali un’azienda non può legalmente operare nello stato. Altri familiari vivono in modo agiato grazie a contratti con l’esercito degli Stati Uniti.
In realtà, solo uno dei cinque fratelli Karzai che vivevano negli Stati Uniti nel 2001 – un professore di biochimica alla Stony Brook University a New York – ha scelto di rimanere in America dopo l’ascesa alla presidenza Afgana di Karzai. Il richiamo dei soldi dei contribuenti Americani era semplicemente troppo grande perché gli altri quattro riuscissero a resistervi. Mohammed Karzai disse a Risen, “I miei parenti mi hanno detto che non riescono a capire perché non sono andato con loro per diventare ricco”.
Non c’è da meravigliarsi se, con così tanti soldi e così tanto potere nelle mani di una singola famiglia, la corruzione è tranquillamente riconosciuta. Tra i Karzai attualmente accusati di attività non etiche, stando a Risen, ci sono “(uno dei fratelli del Presidente Karzai) Ahmed Wali Karzai, che ha negato ripetute accuse di collegamenti con il traffico di droga, e Mahmoud Karzai, i cui rapporti d’affari sono sotto inchiesta da parte di procuratori Americani.” La famiglia, ovviamente, nega tali dichiarazioni, con sia Mahmoud Karzai e Qayum Karzai, ad esempio, che sostengono che i loro clan sono irreprensibili. Addirittura “Abdul Wali Karzai, il professore della Stony Brook, ha affermato che la famiglia è stata ingiustamente attaccata, ma che la previsione di tutto ciò che i Karzai hanno fatto in Afghanistan spiega il suo rifiuto di raggiungere i fratelli,” dice Risen.
Può esserci più di semplice avarizia alla base dell’infestazione dei Karzai al governo Afgano, comunque. Il Presidente Karzai, ben lontano dalla sicurezza della sua posizione, ha bisogno di tutte le persone leali possibili all’interno del governo e degli altri centri di potere. Ronald E. Neumann, l’ambasciatore Americano in Afghanistan dal 2005 al 2007, ha detto a Risen, “Karzai è convinto che stiamo per abbandonarlo. E qual è la sua risposta? Crearsi una rete di fedeltà e comandanti di milizia e famiglie corrotte saldata insieme.”
Gli Americani possono solo sperare che il temuto abbandono di Karzai abbia luogo. Troppi soldi e troppe vite Americane sono state spese per questo progetto Afgano anticostituzionale, specialmente visto che il risultato è stato creare un feudo personale per la famiglia Karzai, che continua ad arricchirsi ogni giorno che l’occupazione e gli aiuti Americani continuano. Noi Americani non possiamo permetterci nemmeno la nostra stessa classe politica corrotta; è ora che smettiamo di fondare quella dell’Afghanistan.

Fonte: www.thenewamerican.com
Link: http://www.thenewamerican.com/index.php/usnews/foreign-policy/4794-the-karzai-family-fortune-courtesy-of-us-taxpayers
Traduzione a cura di JACK THE RIPPER per www.comedonchisciotte.org