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DAVID GUTIERREZ
Natural News

 

 

 

 

 

 

 

Oggi l’età media dello sviluppo nelle ragazze è di nove anni. Tale fenomeno è attribuito sempre di più all’aumento dell’obesità e all’esposizione ad agenti inquinanti presenti nel cibo, che inibiscono l’azione degli ormoni.
Lo studio è stato condotto nel 2006 dai ricercatori del rinomato Departement of Growth and Reproduction dell’ospedale universitario di Copenhagen, Danimarca. I ricercatori hanno scoperto che, su un campione di mille ragazzine, l’età media dello sviluppo del seno era di nove anni e dieci mesi, un anno esatto prima rispetto a quanto attestato da una studio simile condotto nel 1991.
“Ci ha sorpreso molto un tale cambiamento in un periodo di soli quindici anni” ha dichiarato il ricercatore Anders Juul.
Anche se lo studio è stato condotto in Danimarca, gli esperti credono che possa estendersi ad altre parti del Primo Mondo, Europa e Stati Uniti compresi. L’abbassamento dell’età dello sviluppo è ancora più impressionante se confrontata con i dati del XIX° secolo, quando le ragazze raggiungevano la pubertà a quindici anni e i ragazzi a diciassette. Da allora l’età si è abbassata costantemente, fino agli anni Sessanta, quando furono dichiarati “normali” quattordici anni per i ragazzi e dodici per le ragazze. Questi valori si basavano sull’età media della prima mestruazione e del cambiamento della voce.
Non sono soltanto gli studi scientifici a suggerire che questi dati sono ormai obsoleti; sono sempre più diffusi i racconti aneddotici di ragazzini costretti a lasciare il coro della scuola a dodici o tredici anni a causa del cambiamento della voce. Secondo Richard Stanhope, esperto in disordini ormonali dell’infanzia, gli specialisti sono convinti che la pubertà precoce sia un fenomeno reale.
Gli esperti avvertono che la pubertà precoce può costituire un problema per i bambini, che si ritrovano grandi da un punto di vista fisico, ma ancora piccoli sul piano emotivo.
Mangiare bene per vivere meglio
“Le esperienze dell’adolescenza sono già abbastanza difficili da affrontare di per sé, figuriamoci a undici o dodici anni”, ha affermato Stanhope. “Questi bambini corrono anche un altissimo rischio di abusi sessuali, perché per alcuni adulti non è facile capire e comportarsi in maniera appropriata con loro”.
Una ragazza intervistata in forma anonima dal Times di Londra ha detto che, a causa del suo sviluppo precoce, è stata oggetto di scherno a scuola.
“Dovevo portare il reggiseno a nove anni”, ha raccontato. “Fingevo di sentirmi male per uscire dagli spogliatoi durante l’ora di educazione fisica. La parte peggiore era quando gli uomini mi si avvicinavano come se fossi un’adulta, quando in realtà avevo solo unici anni”.
Anche il rischio biologico può essere tragico. Un menarca precoce significa una più lunga esposizione agli estrogeni nel corso della vita, aumentando il rischio di cancro al seno e di malattie cardiovascolari.
“Se le ragazze sviluppano presto, incorrono nei problemi adolescenziali ancora molto giovani e saranno più sottoposte a patologie in futuro”, ha affermato Juul. “Dovremmo preoccuparci di questo, senza badare a quali possano essere le ragioni sottostanti. È chiaro che qualcosa sta danneggiando i nostri bambini, che sia il cibo spazzatura, l’inquinamento o l’assenza di attività fisica”.
“Non sappiamo se ciò sia il risultato di una migliore alimentazione o di fattori ambientali, ma certo è che si creano problemi sociali alle ragazze che vivono già in una società sessualizzata”, ha confermato Richard Sharpe, capo dell’unità di scienze della riproduzione umana per il Medical Research Council del Regno Unito.
La causa della pubertà precoce è ancora in fase di discussione, ma tutti sono d’accordo nell’attribuire tale condizione sia all’aumento del tasso di obesità, sia all’esposizione a tossine che inibiscono il sistema endocrino, come il bisfenolo A, la sostanza chimica trovata nelle bottiglie di plastica, nei cibi in scatola e nelle lattine.
A sostegno di entrambe le ipotesi, un recente studio pubblicato sulla rivista Public Health Nutrition ha scoperto che solo il 35% delle ragazze che mangiavano carne quattro volte a settimana – o meno – avevano raggiunto la pubertà all’età di 12,5 anni, contro il 49% di quelle che mangiavano carne dodici volte a settimana.
I livelli di sostante organiche inquinanti sono tipicamente più alti nei cibi con elevate quantità di grasso animale, come la carne e i latticini.
Titolo originale: "Girls now reaching puberty at age nine, thanks to chemicals in the food supply (milk and plastics)"
Fonte: http://www.naturalnews.com
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30.10.2010
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di DANIA MORINI