[comunicazione di servizio] cerchiamo traduttori per il nuovo numero del GEAB.
L’affezionato lettore che mastica bene l’inglese puo’ inviare una email all’indirizzo gheennyocki@dunflimblag.mailexpire.com con "traduzioni GEAB nell’oggetto" per dare la sua disponibilità entro il 20 Gennaio.
Solitamente si tratta di un paio di pagine da tradurre al mese. I traduttori che hanno partecipato finora (grazie!) riceveranno una mia email a breve. [/comunicazione di servizio]
Ruby e il presidente, il presidente e le escort, l’esatto numero di ragazze che c’erano nella residenza del premier, il fatto che il premier era a casa sua e si faceva le cene che voleva con chi voleva, questa è la rassegna stampa di oggi a seconda della piega politica del media che aprite.
Forse sarebbe stato utile dare un po’ più di spazio ad una interessante notizia apparsa su Swissinfo.
Risulta infatti che Hu Jintao, il presidente cinese, è in visita negli USA, con cena con Barack Obama incorporata. Molti sono gli articoli che abbiamo letto oggi riguardo le due grandi nazioni, l’ipotetico sorpasso, le riserve valutarie di Pechino, ma questo li batte tutti – ed è anche uno dei più ignorati.
Cambi: Hu agli Usa, sistema a base dollaro è vecchio
NEW YORK – Un sistema basato sul dollaro è un sistema vecchio. È tempo di cominciare a pensare a qualcosa più al passo coi tempi, dentro al quale la Cina vuole legittimamente avere un ruolo e giocare la sua partita.
È questo il messaggio che il presidente cinese, Hu Jintao, ha voluto sottolineare all’amministrazione Obama alla vigilia della sua visita di Stato a Washington.
In una rara intervista scritta concessa agli americani Washington Post e Wall Street Journal, Hu Jintao auspica che Cina e Stati Uniti possano e vogliano trovare "terreni di incontro di reciproco e mutuo interesse per rafforzare" le loro relazioni".
Ma un dato è certo: nel suo incontro con Obama, a Hu interessa soprattutto parlare di dollaro e di cambio internazionale.
Consapevole che la Cina possiede la gran parte del debito pubblico americano.
È alla luce di questo dato che alla vigilia della sua visita Hu Jintao ha esplicitamente parlato come di un "prodotto del passato" un sistema monetario internazionale fondato sul dollaro.
Nello stesso tempo Hu Jintao si è detto convinto che oggi il dollaro "debba essere mantenuto ad un livello ragionevole e stabile". Da questo punto di vista – ha ammesso Hu – non c’è ancora spazio per lo yuan.
Il processo che porterà la moneta cinese ad affermarsi sul piano internazionale sarà "un processo giustamente lungo". Ma sia chiaro che a Pechino vi è una posizione chiara per quanto riguarda gli equilibri monetari internazionali: "un sistema basato sul dollaro è un prodotto del passato".
Quello della moneta, debolezza dello yuan compresa, non sarà il solo argomento di cui Obama e Hu parleranno nei loro ripetuti incontri alla Casa Bianca. Nell’intervista ai due giornali americani il presidente cinese Hu ha anticipato che la situazione nella Penisola Coreana sarà certamente tra i temi in discussione.
Asianews aggiunge:
Sulla questione cardine delle valute, la Cina avverte che non accetterà le richiesta di Washington, che ritiene lo yuan sottostimato e preme per un robusto apprezzamento.
Gli Usa lamentano che la Cina ha così un ingiusto vantaggio negli scambi commerciali, invadendo i mercati con prodotti economici.
Ma Pechino rifiuta ogni revisione del cambio, a difesa della sua produzione e per timore della perdita di posti di lavoro. Gli Usa sperano che la Cina debba apprezzare lo yuan per combattere la rapida inflazione, ma Hu ha chiarito che “è difficile che l’inflazione possa essere determinante sulla politica dei cambi valutari”.
Della serie: noi andiamo per la nostra strada e per il resto sono problemi vostri.
E’ tutto, e direi che non c’e’ molto da aggiungere. Questa non è una novità per gli affezionatissimi di Informazione Scorretta, che già sapevano che questo momento era vicino.
Vi segnalo i nostri ringhia e fa la voce grossa Pechino e meglio valuta forte o valuta debole?

Felice Capretta

ps: la situazione in Tunisia sembra stia iniziando a normalizzarsi. C’e’ il blogger che ha raccontato la rivoluzione che è stato nominato sottosegretario allo sport e gioventu’ (già), c’e’ mezza classe politica al potere di nuovo al potere, c’e’ mezza opposizione al potere, c’e’ la mafia al potere: gattopardescamente, tutto è cambiato….affinchè nulla cambi.

Scopri il resto qui: http://informazionescorretta.blogspot.com/2011/01/pechino-il-sistema-basato-sul-dollaro-e.html#ixzz1BNkHnDWI

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