Di

Daniel Estulin

 

Bisognerebbe ammettere che la storia del controllo della popolazione nella cronaca è molto datata e molto pagana. Il Memorandum 200 su uno studio sulla sicurezza nazionale di Henry Kissinger e sulle implicazioni dell’aumento della popolazione mondiale negli interessi statunitensi è una versione plagiata dello stesso plagio di Gianmaria Ortes portato avanti da Thomas Malthus.

Inoltre bisogna tener conto del comportamento di Erode, così come indicato nel capitolo 2 del Vangelo Secondo Matteo. Durante gli ultimi duemila anni della storia d’Europa, la prima legge “maltusiana” simile a quello che propone la Conferenza dell’ONU del 1994 furono i decreti “socialisti” dell’imperatore romano Diocleziano. Dall’inizio della storia moderna dell’Europa verso l’anno 1439, il centro delle politiche sul controllo della popolazione è stato continuamente Venezia.

Il famoso Primo Saggio sulla popolazione del 1789 di Thomas Malthus non era altro che un plagio di una pubblicazione del 1790 di Gianmaria Ortes, Riflessioni sulla popolazione delle nazioni.

Un personaggio centrale in tutta questa equazione della popolazione è il monaco veneziano Gianmaria Ortes (1713-1790), sconosciuto ai più, nonostante sia stato un tipo parecchio malvagio. Ho trovato un riferimento a quel monaco nel monastero camaldulense di Murano, al nord-ovest di Venezia dove vi entrò come novizio nel 1727. Esiste un altro riferimento a lui in cui lo si definisce un "brillante economista" nel Capitale di Karl Marx (vol I, cap. XXV, sez. 4). Ma, sarà ricordato, tra le altre cose, come l’autore intellettuale delle Riflessioni (1790), opera che è la bozza della Conferenza dell’ONU sulla popolazione tenutasi a Il Cairo nel 1994.

Il malthusianesimo fu importato in Gran Bretagna dalla Venezia del XVI secolo, attraverso una traduzione all’inglese del 1606 dell’opera Delle cause della grandezza e magnificenze della città del veneziano Giovanni Botero (1588).

Curiosamente, il malthusianesimo è una teoria demografica sull’aumento della popolazione sviluppata durante la rivoluzione industriale prendendo come base gli scritti appunto di Thomas Malthus. Secondo questa teoria la popolazione cresce più rapidamente che gli alimenti.

Botero (1544-1617) era un agente veneziano che aveva rapporti stretti con Paolo Sarpi, il David Rockefeller attuale, e l’individuo con più probabilità di essere il colpevole dell’omicidio del brillante drammaturgo inglese Christopher Marlowe. Nella Biblioteca Nazionale di Firenze, ho trovato una lettera del 1590 firmata da Sarpi nella quale dava istruzioni ai suoi seguaci perché si disfacessero di Marlowe. Marlowe fu ucciso nel 1593.. L’importanza di Botero nell’introduzione al malthusianesimo nell’Inghilterra del XVII secolo si evidenzia dall’ A history of Economic Analysis di Joseph A. Schumpete.

Schumpete ha scritto che la politica sulla popolazione di Botero fu adottata da William Petty, nel suo Essay Concerning the Multiplicatione of Makind del 1682. E’ il nonno legato a Venezia del Shelbourne di Jeremy Bentham (primo direttore del servizio dell’intelligence estero britannico) e di Thomas Malthus.

Perché Ortes ha svolto un ruolo così importante per le cronache della storia? Perché il suo ruolo nel malthusianesimo moderno (cioè il genocidio umano) fu una continuazione della guerra contro Leibniz e la cultura classica che questo rappresentava da parte dell’abate veneziano Paolo Conti. Bisogna pensare che Conti è come la nemesi di Goldfinger di James Bond.

Una nota finale che dovrebbe compiacere chi è interessato ad aprire di più le porte nei corridoi della storia rispetto la dimostrazione scientifica dei fatti. Qualcuno si è chiesto perché durante la storia, una così grande quantità di monaci e monache omosessuali provenivano da Venezia? Perché la nobiltà veneziana aveva dato esempio di ciò che predicava. Negli ultimi 200 anni dell’indipendenza politica di Venezia, l’oligarchia impose un celibato sempre più stretto ad una sempre maggiore quantità della popolazione. Alla fine del XVII secolo, un tipico oligarca veneziano che viaggiasse all’estero praticava più o meno un celibato perpetuo come Ortes. Questo stile di vita ha causato una proliferazione dell’omosessualità tra i membri sia di sesso maschile che femminile dell’oligarchia di Venezia, una città che competeva con la biblica Sodoma e Gomorra a tale scopo.

Se portassimo questa logica ancora più lontana e la sovrapponessimo nel mondo del XXI secolo privo di risorse naturali si potrebbero trarre le seguenti conclusioni. Se la maggior parte della popolazione (che muore) fosse africana, e, quindi, senza formazione, e le risorse non si prendessero dai risparmi per finanziare le cure mediche, allora, in termini puramente economici, i sopravvissuti sarebbero beneficiati e il reddito pro capite potrebbe aumentare! Ho chiesto all’ex rappresentante dell’USAID che ha trascorso più di 20 anni nell’Africa Sub-sahariana se era ben incanalato nella comprensione degli aspetti nascosti della pianificazione familiare, principalmente se la difficile situazione economica sta obbligando i paesi occidentali a decimare violentemente la popolazione africana. La sua risposta fu breve e agghiacciante: “Hai centrato la situazione”.

Forse questo non è equivalente alla “riduzione indiretta della popolazione” o più specificamente, ad un genocidio?

Tradotto e segnalato per Voci Dalla Strada da VANESA

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