Di

Fabio Polese

Le Forze Armate di Ankara accusano il Cremlino: “La Turchia ha avvertito per ben dieci volte in cinque minuti che aveva violato lo spazio aereo turco prima di essere colpito”. Ma la verità è un’altra: ecco i documenti che lo dimostrano

Alta tensione tra Russia e Turchia dopo che un caccia Sukhoi24 dell’aviazione russa è stato abbattuto da due F-16 di Ankara lungo la frontiera con la Siria.

Ankara ha accusato il velivolo di essere entrato nel proprio spazio aereo e di aver ignorato i ripetuti avvertimenti con cui gli è stato chiesto di allontanarsi. Mosca, però, ha negato lo sconfinamento e il presidente russo, Vladimir Putin, ha parlato di “un crimine, una pugnalata alla schiena sferrata da complici dei terroristi” e ha avvertito che l’incidente avrà“serie ripercussioni” sui rapporti tra Mosca e Ankara. Il capo del Cremlino ha anche affermato che il velivolo non minacciava la Turchia ed è caduto quattro chilometri all’interno del territorio siriano.

Fonti militari di Ankara hanno pubblicato le carte dei tracciati radar che segnalano l’entrata del caccia russo in territorio turco. Da questi tracciati sembrerebbe che il velivolo russo – impegnato a bombardare posizioni dei terroristi in territorio siriano, nelle montagne nella zona di Latakia – sarebbe entrato nello spazio aereo turco per due volte, percorrendo meno di due miglia, ovvero circa tre chilometri. Considerando la velocità del caccia che in quel momento stava andando a circa 600 mph – poco meno di mille chilometri orari – l’incursione sul territorio turco sarebbe durata meno di 15 secondi. La Turchia sostiene di aver avvertito per 10 volte i russi. Ma con queste tempistiche sembra proprio impossibile.

Stavano aspettando un pretesto? E a che pro?

Intanto la risposta russa non tarda ad arrivare. In una conferenza stampa andata in onda poco fa su Russia24, il generale Sergei Rudskoi – capo della Direzione Operazioni dello Stato Maggiore Generale delle Forze armate – ha annunciato che la Russia sta muovendo l’incrociatore Moskva a Latakia, dove si trova la base aerea russa. L’incrociatore missilistico, inizialmente conosciuto come Slava – gloria in russo – è stato costruito nel 1979 ed è entrato in servizio nel 1983. Successivamente ribattezzato Moskva, l’incrociatore è pesantemente armato e servirà per rafforzare la difesa contraerea.

Fonte: Il Giornale