Pronto il primo progetto operativo di un pc quantistico, prototipo tra due anni

 

Alcuni anni fa sembrava solo un sogno: contare le stelle dell’Universo in appena qualche ora o abbattere tempi e costi di progettazione di nuovi farmaci. Ma i computer quantistici, tra le sfide più importanti della scienza, potrebbero finalmente diventare una realtà operativa e uscire dai lavoratori di ricerca

Alcuni anni fa sembrava solo un sogno: contare le stelle dell’Universo in appena qualche ora o abbattere tempi e costi di progettazione di nuovi farmaci. Ma i pc quantistici, tra le sfide più importanti della scienza, potrebbero finalmente diventare una realtà operativa e uscire dai lavoratori di ricerca. È pronto infatti il primo progetto operativo del computer quantistico, ossia del computer molto più potente mai concepito e dalla portata rivoluzionaria. Un computer di nuova generazione, che come auspicava tre anni da la rivista Physics World, di “migliorare sensibilmente la vita di tutti i giorni”. Come è stato per il Web, nato inizialmente nei laboratori di fisica nucleare del Cern di Ginevra, prima di diffondersi in tutto il mondo.

Inseguito da decenni, questo obiettivo è ormai vicino e realistico, tanto che il prototipo è previsto tra due anni. Descritto sulla rivista Science Advances, il risultato si deve al gruppo coordinato da Winfried Hensinger, dell’università britannica di Sussex. La prima macchina di questo tipo potrebbe essere enorme, grande come un campo di calcio, essere pronta tra circa 10 anni e costare almeno 100 milioni di euro. Una volta costruito, sarà il computer più potente mai realizzato: potrà risolvere in poco tempo problemi che a un normale computer richiederebbero miliardi di anni e potrebbe rivoluzionare industria, commercio e ricerca scientifica.

“Attualmente stiamo costruendo un prototipo che speriamo di completare entro 2 anni”, ha detto all’Ansa Hensinger. Inoltre, ha aggiunto, “ora stiamo iniziando a cercare partner industriali per costruire il computer quantistico basato sul nostro progetto”. Computer come questi si basano sulle tecnologie quantistiche, che permettono di manipolare il mondo dell’infinitamente piccolo. A differenza dei computer tradizionali, le cui unità di informazione (bit) codificano un valore alla volta (1 o 0), le unità di base dei computer quantistici (chiamate qubit) possono assumere diversi valori contemporaneamente, memorizzando molti più dati e per questo potranno elaborare le informazioni molto più velocemente. In questo progetto saranno usati come bit quantistici atomi caricati elettricamente, cioè ioni, che viaggeranno da un modulo all’altro del computer attraverso campi elettrici.

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