Gli gnomi non sono una leggenda
Articolo di JEAN-PIERRE OKPISZ pubblicato QUI
traduzione di Giuditta link http://tuttouno.blogspot.com/2009/02/gli-gnomi-non-sono-una-leggenda.html
Una delle più straordinarie scoperte Paleo-antropologiche è il ritrovamento di un piccolissimo cranio umano, a sud-est del Marocco.

Nel luglio del 2005 Mohammed Zarouit abitante a Errachidia effettuava delle ricerche di fossili in una cava di marmo nel deserto Tafilalet, a 16 km da Erfoud, su un sito famoso per i suoi fossili di Orthoceras e Goniatiti(1) (risalenti a 360 milioni di anni), quando ha scoperto il cranio in questione.

Molte piccole cave a cielo aperto sono state scavate in questo luogo, a 6 o 7 km a nord-ovest della Kasbah Derkaoui, lungo una vena di marmo che appare in maniera discontinua, in superficie.

Il cranio riposava sul fondo di una buca di 2 a 3 metri di profondità, scavato a seguito dell’estrazione meccanica di blocchi di marmo. Si trovava in un terrapieno di sabbia e terra contenente dei fossili dell’era Devoniana, detta anche era dei pesci (380 milioni di anni fa) e pezzi di calcare di colore "verde lago".

Il fossile è eccezionale a causa della sue piccole dimensioni, con un diametro di soli 6 cm, e la sua forma umana moderna!

Un cranio che non apparteneva ne a un bambino, ne a un feto, ma un adulto con 32 denti, e doveva avere almeno 20 anni, ipotizzando una crescita simile alla nostra.

Gli esseri umani di circa un metro di altezza (Homo floresiensis), di cui sono stati recentemente scoperti alcuni scheletri sull’isola di Flores, son dunque surclassati riguardo la piccola taglia, perché "l’Homo Alaowita" come lo ha battezzato Mohammed Zarouit non poteva superare i 40 cm di altezza, se proporzionato alla testa!

Il cranio ha le seguenti caratteristiche:
-La posizione del foro occipitale (centrato) dimostra che la creatura camminava tenendosi in piedi.

-La forma del cranio è simile a quella dell’"Homo sapiens’ attuale (cioè a noi), ma in miniatura: mandibola breve, parabolica; angolo sinfisario ottuso, in posizione retrograda; fronte alta e bombata; 32 denti verticali..

-Si distinguono ugualmente le suture craniche (suture sagittali e coronali della volta: le suture coronali, le suture squamose,le suture sfeno-frontale e le suture sfeno-squamose sul profilo sinistro).

Il cranio non è deforme e la mascella inferiore è rimasta in loco per dei motivi di fossilizzazione spiegabili (sia perché seppellito in un ambiente anaerobico, sia a seguito di una rapida immersione in un fango calcare).

La "capacità cranica", non è superiore a 45 cm 3, ossia 30 volte inferiore a quello dell’ Homo sapiens moderno.

E’ stato insinuato che il cranio, sia un falso (come ogni volta che una scoperta sconvolge le idee stabilite); in realtà, tutto conferma la veridicità della scoperta, comprese le suture craniche e le strutture interne osservate ai raggi X.

Interessanti informazioni relative alla fossilizzazione sono stati scoperte con le radiografie del cranio prese su iniziativa del signor Mohammed Zarouit, con la collaborazione del prof.Abdelkader Alaoui, radiologo e direttore del CHP Moulay Ali Cherif Errachidia. Differenti tomografie, formato DICOM sono state effettuate.

Il prof.Abdelkader Alaoui, ha dichiarato: "I risultati sono affascinanti e sono davvero sorpreso dalla plasticità biologica del cranio; le informazioni digitali dello scanner sono conformi ai valori di densità ossea".

Che cosa si può osservare sulle radiografie?

Dei sedimenti interni e delle indicazioni sulla fossilizzazione:
Da un lato, si constata che il cranio, è pieno di un deposito sedimentario di bassa densità, simile al deposito, che copre la mandibola sul lato sinistro esterno. Si tratta di un calcare leggero, che ha l’aspetto di gesso (si graffia con le unghia).

Questo calcare è composto da strutture biogenetiche porose, fra cui coccoliti (2) e diatomee. Diversi noduli sarebbero delle micro-conchiglie. Il rapido riempimento del cranio spiega anche che ha resistito alla compressione del deposito geologico consecutivo, e non è stato deformato.

Le tomografie ci informano su dei dati morfologici.

  • Sulle pareti interne del lobo parietale sinistro, si notano la presenza di 5 ondulazioni che evocano le curve dei lobi cerebrali; l’osso probabilmente ha conservato un’impronta endocranica, come i calchi dei crani del bambino di Modjokerto (risalente a 1,8 milioni di anni) e del bambino Taung, scoperto nel 1924 in una cava di calcare nel Taung, 500 km a ovest di Johannesburg. (L’ominide di Taung è stato il primo reperto di un Australopiteco, trovato da Raymond Dart e la sua testa è di 7 cm di diametro, per un’età di 3-4 anni ed è molto più scimmiesca che l’Homo Alaowita e data circa 2 milioni di anni)
  • Mohammed Zarouit ugualmente fatto dei « renderings » dei sedimenti interni (cioè delle tomografie a rilievo) veramente notevoli. Danno’impressione che i depositi calcarei all’interno del cranio, sono "strutturati" in alveoli, come se il calcare è stato sostituito nel
    cervello lentamente, mentre quest’ultimo spariva.
  • Si nota che le dimensioni delle orbite degli occhi sono relativamente grandi (rispetto alle nostre). Questa sarebbe la prova di una buona visione notturna. È probabile che questi esseri umani molto piccoli (40 centimetri) profittassero del vantaggio evolutivo della loro piccolezza, e questo vantaggio fu certamente quello di potersi facilmente nascondere dai predatori, nell’erba alta nei cunicoli , tronchi di alberi cavi, fessure nella roccia…ovvero luoghi in cui spesso vi è della penombra (Secondo le leggende sugli "gnomi", questi nani leggendari, che vivevano un tempo in Europa, erano i padroni del sottosuolo. Per illuminare i suoi rifugi, il "piccolo popolo" utilizzava cristalli luminescenti o lucciole, che imprigionavano in panieri intrecciati).

(1) Fossili provenienti dal Marocco.

(2) Nome dato a piastre calcaree, molto piccole, che rivestono certe alghe
pelagiche. Con il tempo creano depositi sedimentari marini.

Edizione italiana: http://tuttouno.blogspot.com