di

Felice Capretta


Per rubare l’auto massacra padre e figlia. Molto interessante l’articolo che campeggia dalla prima pagina dell’edizione milanese di City, il quotidiano gratuito di RCS (l’editore del Corriere, per capirci).
All’interno del giornale i dettagli più pornografici, il classico “c’era sangue dappertutto” e “vestiti impregnati di sangue”.
Il tutto condito dalla foto del coltello da cucina sull’asfalto.
Ci sarebbe voluto invece molto poco per informare veramente i lettori e scovare le dichiarazioni fatte al CBOE a Laguna Beach da Nouriel Roubini, l’economista che ha anticipato – e di molto – la crisi economica.
Un po’ come quelli come noi qualche anno fa.
Ed anche Roubini ha improvvisamente iniziato a godere di un certo credito dopo che le sue previsioni si sono sistematicamente avverate.
Questi gli spunti più interessanti.
Nel 2009, molto probabilmente nel secondo o terzo trimestre, non possiamo escludere rimbalzi favorevoli sui corsi azionari all’interno di un trend negativo.

  • I driver di questi rimbalzi saranno i segnali di miglioramento della crescita economica negli USA e in Cina: un effetto temporaneo dello stimolo all’economia.
  • Data la gravità della situazione dei fondamentali macroeconomici, delle famiglie, delle aziende e della finanza negli USA e in tutto il mondo, i rimbalzi del secondo o terzo trimestre svaniranno nel corso dell’anno come i 5 precedenti negli ultimi 12 mesi.
  • Esiste la possibilità di una quasi depressione a L, anzichè una semplice pesante recessione a U. Se prenderà piede una quasi depressione, non è da escludere una ulteriore caduta del 40% – 50% negli USA.
  • In questo caso, l’ultima cosa di cui proccuparsi saranno i mercati azionari, dal momento che ci saranno molti problemi più gravi da affrontare.

Crisi a L, U, V, W? Se queste sigle vi sono sconosciute potete comprare una vocale qui.
Il segnale comunque è molto preciso. Come ben sanno i nostri affezionati lettori, non c’e’ da aspettarsi altro che una vera e propra depressione. Ciononostante, aspettiamoci qualche rimbalzo all’interno di un trend in ulteriore diminuzione per tutto il 2009 con perdite del 40%- 50% almeno negli USA.

Fonte: http://informazionescorretta.blogspot.com/