di

Marco Pizzuti

Per chi non conosce il modus operandi della massoneria potrà sembrare strano, ma molto spesso i tribuni del popolo che vediamo apparire sui grandi media appartengono anch’essi all’occulta confraternita che fu protagonista del celebre scandalo della loggia P2. A volte vi si affiliano in buona fede ma di solito per opportunismo. Svolgono un ruolo fondamentale, ovvero, assicurano il controllo assoluto dell’opposizione. Le masse infatti sono state abituate a credere che quando esistono diverse fazioni politiche pubblicamente in contrasto tra loro la democrazia è assicurata, in realtà invece le società segrete finanziate dai poteri forti come la massoneria, sono trasversali al sistema. Sono uomini della sinistra, della destra, del centro, del centrodestra e del centrosinistra. “Giocano”cioè con tutte le squadre in campo per vincere sempre, in ogni caso. Il trucco sta nella segreta appartenenza di tutti i grandi leader allo stesso club più esclusivo e potente del mondo, la massoneria. Tutti gli attori dell’arena politica che godono di una certa visibilità mediatica per potere rimanere sui loro altari devono obbedire agli ordini che arrivano dalle logge. Per questo motivo nessuno di loro vi parlerà mai di temi come l’11 settembre, del signoraggio, delle infiltrazioni massoniche nelle istituzioni (in realtà le istituzioni “sono la massoneria”), etc. etc. in termini troppo diversi da quelli esposti nelle versioni ufficiali.

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