L’11 settembre 2009 il blog smontava quella gran bufala della suina. Il 24 settembre raccoglieva a supporto anche l’opinione di Paolo Grossi, infettivologo di chiara fama. Il 16 novembre lanciavamo la presa di posizione netta e in controtendenza del Ministro della Salute polacco, Ewa Kopacz che, sfidando il cartello e lo strapotere delle case farmaceutiche, si rifiutava di acquistare vaccini anti-influenzali per milioni e milioni di euro. Nella stessa sede pubblicavamo in anteprima il contratto secretato tra la Novartis e il Ministro Sacconi, marito di Enrica Giorgetti, direttore generale di Farmindustria, che impegnava lo stato italiano a corrispondere decine di milioni di euro alla Novartis, anche in caso in cui la consegna dei vaccini non venisse effettuata. 
Due giorni dopo, con strano tempismo, sulla Kopacz arrivava anche Repubblica. E due mesi dopo, a Repubblica si accorgevano finalmente anche del contratto secretato.
Tra quanti anni si accorgeranno, adesso, che il Consiglio d’Europa ha lodato Ewa Kopacz per il suo atto coraggioso di resistenza nei confronti delle lobby farmaceutiche, dichiarando pubblicamente che è un esempio da seguire e che era nel giusto, perché la WHO aveva torto nell’annunciare al mondo la pandemia della suina?
Si accettano scommesse.
n.b. da una prima verifica, non sembra che Ewa Kopacz fosse a bordo del Topolov TU-154 che si è schiantato in Russia, decapitando il governo polacco.

Dal quotidiano polacco TheNews. [link fonte, in inglese] 31 marzo 2010


La Polonia lodata per la sua strategia anti-suina.

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