Stanno diventando sempre più famelici per i trapianti. Però, in questo caso, il fatto che manchi il cuore, nonché fegato, milza, cervello e occhi, fa pensare piuttosto che si sia cercato di far scomparire quegli organi che avrebbero potuto documentare la falsità delle dichiarazioni delle autorità francesi che negano atti di pestaggio e di abusi: nel caso del cuore se c’era o no traccia d’infarto; nel caso del fegato e della milza se erano stati spappolati e nel caso del cervello se c’era o meno una emorragia da percosse o trauma.

E’ evidente che se Daniele Franceschi avesse accusato un infarto il suo cuore non avrebbe potuto essere trapiantato, quindi è un altro il motivo per cui è stato occultato il cuore. E’ anche noto che in nessuna nazione si trapianta il cervello, quindi è evidente che il trapianto non entra in causa.

Un altro elemento che favorisce sospetti di violenza e conseguente morte indotta, è la condizione in cui è stato conservato il corpo: cioè a temperatura normale e non in cella frigorifera (i fatti risalgono al 25 agosto). Tale incongruenza appare significativa nel momento in cui il corpo è stato consegnato alla famiglia, dopo molti ostacoli, in decomposizione avanzatissima, che potrebbe essere stata favorita per evitare che da successive autopsie risultassero tracce esterne di violenza. Ma il naso è rotto, la decomposizione non ha nascosto questo fatto.

Ha ragione la madre Cira Antignano a chiedere che “l’autopsia venga fatta in tutti i casi”, ma qualcuno ha fatto in modo che fosse troppo difficile documentare quanto è successo in quanto mancano gli organi. Che fa il Ministro Frattini? Il garbato all’italiana?

Questo fatto deve aprirci gli occhi sulle istituzioni che hanno il potere di sequestrare i cittadini, siano esse carceri oppure rianimazioni degli ospedali dove si dichiara d’autorità la “morte cerebrale” per prelevare organi da corpi vivi e poi consegnare la carcassa ai medici legali per l’esecuzione di finte autopsie. Bisogna che il cittadino esca dal torpore della schiavitù e si renda conto che le istituzioni sono al servizio della destrutturazione dell’individuo per l’uso del suo corpo.

I magistrati non devono mai dare il “nulla osta” all’espianto di organi quando c’è sospetto di reato, ma la “correttezza professionale” i magistrati la riservano solo ai medici quando questi sono inquisiti e giustamente pretendono autopsie veritiere per la propria difesa; invece per gli altri cittadini prima l’espianto, poi l’autopsia fasulla. Così agisce il potere assoluto dello Stato.

Nerina Negrello, Presidente della

Lega Nazionale Contro la Predazione di Organi


Per ulteriori informazioni su questo ennesimo caso di morte in carcere dopo soprusi, violenze e percosse si può leggere l’articolo del corriere della sera di Marco Gasparetti (14 ottobre 2010) dal quale citiamo alcune righe significative:

Non è sofferente solo nell’anima, la signora Cira. Mercoledì, davanti al carcere di Grasse, durante una colluttazione avuta con alcuni gendarmi che le volevano strappare un cartello di protesta (“Me lo avete ucciso due volte”), ha riportato lesioni a tre costole.
“Mi hanno picchiata solo perché chiedevo giustizia”, racconta. “Un gendarme mi ha spinto a terra, un altro mi ha presa a calci. Poi mi hanno portato in galera, come una delinquente. Meno male che è intervenuto il console italiano a Nizza e allora mi hanno rilasciato dopo tre ore”. Insieme alla signora Cira anche la cognata Maria Grazia, anche lei arrestata e poi rilasciata.
(…)

La famiglia di Daniele è convinta che la morte del giovane non sia da attribuire a “cause naturali” come sostengono le autorità francesi. “L’hanno lasciato morire solo come un cane in una cella di un carcere straniero”, ricorda mamma Cira, “e a me, che sono la madre, me l’hanno detto dopo due giorni”. La donna ricorda gli ultimi giorni drammatici della morte del figlio. “Dal carcere Daniele mi aveva scritto alcune lettere terribili”, racconta la donna. “Aveva paura, mi raccontava che odiavano gli italiani, si sentiva minacciato. ‘Mamma ci trattano peggio delle bestiè, mi aveva scritto. E un mese fa, subito dopo l’arresto, era stato colpito dalla febbre, forse un virus. Febbre a 41, ma nessuno lo aveva curato o aiutato. Lo accusavano di non voler lavorare, con lui ce l’avevano guardie e gli altri detenuti, ma nessuno l’ha aiutato”. Daniele è morto il 25 agosto.
Nel certificato di morte, firmato dal medico del carcere alle 17,30 si parla genericamente di arresto cardiaco.

Altre informazioni sul caso di Daniele Franceschi le potete trovare nei due articoli di repubblica di cui qui potete vedere gli screenshot (primo articolo e secondo) e in un interessante articolo su  articolo21.org in cui si ricordano le forti analogie col caso di Stefano Cucchi e Marcello Lonzi morti nelle carceri italiane.
Da notare in tutta questa faccenda il comportamento a dir poco prudente  ed intempestivo del ministro Frattini  il quale nonostante ciò non ha pudore di affermare: «Io desidero che tutta la verità emerga: come è stato conservato il corpo di questo povero ragazzo; qualcuno gli ha fatto violenza in carcere e chi gli ha fatto violenza; perché gli organi non ci sono più. Queste sono domande a cui le autorità francesi dovranno rispondere».
Ma se lui stesso ammette che si siano verificate tutte questi orrori, come fa allora ad affermare che la Francia sia «un grande paese democratico»? Una simile vicenda mostra che la Francia la democrazia sia una merce rara né più né meno che nel nostro paese.
Su un articolo del corriere del 20 ottobre 2010 leggiamo d’altronde che:
Il ministro degli Esteri francese, Bernard Kouchner, è «in contatto regolare con il suo collega ed amico Franco Frattini su questo doloroso caso» fa sapere il Quai d’Orsay, attraverso il suo portavoce, Bernard Valero, sottolineando che «a Parigi il caso viene seguito dal ministero della Giustizia».
Avete capito? Sono colleghi ed amici, e quindi al di là di alcune scontate dichiarazioni di prammatica ci sono tutte le premesse perché tutto finisca a tarallucci a vino.

Se poi il ministro della giustizia francese seguirà il caso come quello della giustizia italiana ha seguito a suo tempo il caso dei pestaggi polizieschi nella scuola Diaz (Genova 2001) i responsabili delle atroci violenze inflitte a quel povero ragazzo difficilmente pagheranno per le proprie colpe; oppure al massimo (proprio come nel caso della Diaz) pagheranno solo i pesci piccoli, mentre chi in alto offre le opportune coperture e permette che succedano queste cose verrà assolto.


Appendice
Ma aspettate un attimo, chi è questo Bernard Kouchner amico di Franco Frattini? Egli è un medico che ritroviamo tra i fondatori dell’organizzazione ONLUS Medici senza frontiere!
Ecco dove finiscono gli ex dirigenti di questa "organizzazione umanitaria", a gestire incarichi governativi in regime despotici e impopolari (basti pensare a quello che hanno fatto di recente con la riforma delle pensioni). Sembra la solita trama trita e ritrita (vedi gli  ex direttori dei sindacati che diventano ministri del lavoro, gli ex dirigenti della Legambiente fanno passare i decreti che permettono di avvelenare, o i dirigenti della LAV che portano avanti l’impianto dei microchip negli animali).
Ma d’altronde cosa pensate che sia "medici senza frontiere"? Una vera organizzazione umanitaria? Scordatevelo! Essa infatti è da sempre impegnata nella realizzazione di campagne di vaccinazione nei paesi del terzo mondo, laddove servirebbe piuttosto cibo e acqua potabile (per non parlare di un governo onesto che non sia colluso con le multinazionali occidentali). 
Basta leggere l’articolo Angola, Medici Senza Frontiere avvia la seconda fase di vaccinazioni contro il morbillo (http://www.medicisenzafrontiere.it/msfinforma/news.asp?id=384) e tenere a mente quali siano i danni che può fare il vaccino contro il morbillo e le recenti morti da esso causate. Se poi approfondiamo la questione informandoci su cosa siano realmente i vaccini, su quali persone impresentabili li sponsorizzano (Bill Gates, fautore della geoingegneria, alias scie chimiche) e sulle loro intenzioni di utilizzare i vaccini per ridurre la popolazione, il cerchio si chiude e si capisce bene come Medici Senza Frontiere sia l’ennesima organizzazione di facciata che opera per la realizzazione dei progetti del Nuovo Ordine Mondiale.

 

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