Il video qui sotto è la prima parte di un’inchiesta trasmessa nel 2009 dalla rete televisiva nazionale francese FRANCE 3 intitolata  "Uranio: lo scandalo della Francia contaminata", che qui potete visionare coi sottotitoli in italiano.

Nel video si vede una giornalista che, armata di contatore geiger, verifica la presenza di radioattività in diversi siti francesi: rifiuti radioattivi nascosti un po’ dappertutto, utilizzati anche per costruzioni pubbliche. In più di 25 dipartimenti della Francia sono stati abbandonati 300 milioni di tonnellate di rifiuti radioattivi, praticamente senza alcun controllo.

Tra il 1945 ed il 2001 le miniere di urania hanno funzionato a pieno regime per l’ente energetico nazionale. Da dieci anni sono stati abbandanati tutti i controlli su queste scorie dell’industria nucleare, inoltre è stato complicato l’iter legislativo per la risoluzione del problema.

Nel video si denuncia la presenza di migliaia di tonnellate di rifiuti radioattivi ad esempio sotto il parcheggio di uno stadio di calcio, circa 70 cm sotto la pavimentazione. Residui di una lavorazione industriale che rilascia una radioattività 60 volte superiore a quella naturale, residui in certe zone abbandonati praticamente a cielo aperto, persino in zone dove anche i bambini potrebbero venire a giocare, a scavare, a manipolare terriccio radioattivo.

Degli operai che hanno lavorato contribuendo (inconsapevoli) a creare questa tragica realtà molti sono morti a causa della radioattività; quelli che sono rimasti in vita confermano  di essere stati incaricati di svolgere queste pericolose e criminali pratiche di avvelenamento radioattivo dell’ambiente.

Su youtube la seconda e la terza parte del documentario.

Di fronte ad una simile mostruosa opera di contaminazione della nazione francese e della sua popolazione, una contaminazione che tocca indistintamente tutte le persone senza distinzione tra età, censo e appartenenza di classe, come fare a non vedere una sistematica intenzione da parte di chi governa per esporre a pericolose fonti di radioattività i propri cittadini/sudditi? Come non vedere la convergenza tra l’uso dell’uranio impoverito in guerra e dell’inquinamento da uranio in tempi di pace?

Chi nega l’esistenza delle scie chimiche spesso usa come pretesto lo pseudo ragionamento: "Se lo facessero davvero avvelenerebbero anche se stessi ed i propri familiari, quindi non possono farlo". In realtà, invece esistono prove storiche che le scie chimiche sono state utilizzate da almeno 40 anni e quello che hanno fatto con le scie chimiche l’hanno fatto anche col nucleare e con diversi altri veleni.
Diversamente affermano di pensare invece i negazionisti della rete nazionale antinucleare
( http://www.facebook.com/pages/RNA-RETE-NAZIONALE-ANTINUCLEARE/157563117360?ref=sgm ) che parlano della nocività del nucleare per poi nascondere agli italiani la pericolosità delle scie chimiche, la realtà del signoraggio e la questione dei terremoti artificiali. Ho provato a dialogare coi gestori di quel gruppo ma ho avuto solo "risposte" basate su parole d’ordine del tipo "non abbiamo niente a che fare coi complottisti";  di fronte a mie richieste di chiarimento sul perché non credessero né al signoraggio né alle scie chimiche hanno saputo solo ribadire che si distanziano dai complottisti punto e basta … davvero un bell’argomentare.
Insomma questa patetica rete azionale antinucleare tende a distanziarsi da chi oltre a denuncia il nucleare denuncia il signoraggio, le scie chimiche ed altre cose di cui quasi nessuno ha il coraggio di parlare.
Il loro comportamento è quindi del tutto assimilabile a quello di un Luca Mercalli (meteorologo!) che a parole denuncia l’inquinamento ambientale ma poi nega le scie chimiche, dei verdi che per bocca di un loro leader (Pecoraro Scanio) hanno il barbaro coraggio di parlare di scie di condensa, della Legambiente che pur avendo piena conoscenza del fenomeno non osa denunciarlo. Evidentemente, se pure in queste organizzazioni esistono delle persone in buona fede, ai livelli più alti troviamo solo persone che con le loro colpevoli omissioni affiancano il lavoro di disinformazione degli agenti del CICAP. E se non ci credete provate a segnalare sul loro sito il problema delle scie chimiche o delle armi tettoniche.
Non dissimile è la funzione del movimento Zeitgeist, costituitosi a partire dal famoso film di pseudo-informazione sulle verità nascoste del sistema, ma che curiosamente pur parlando di signoraggio tace clamorosamente sull’altro argomento tabù, ovvero le scie chimiche. Fra l’altro ho avuto modo di constatare che i leader di questo movimento Zeitgeist lasciano sul web commenti fin troppo simili a quelli dei disinformatori che negano le scie chimiche; in sostanza invece di negare le scie chimiche, perché così facendo perderebbero molti adepti consapevoli del fenomeno, dicono che servirebbero maggiori informazioni, studi più precisi etc.

Di fronte ad una situazione in cui fin troppo spesso ci si sveglia sono una cappa bianca fatta di scie che si incrociano formando una scacchiera nel cielo, oppure si osserva il cielo azzurro diventa bianco nel breve volgere di 90 minuti per il passaggio di una trentina di aerei che rilasciano scie espanse e persistenti, certe argomentazioni non possono certo reggere: è decisamente impossibile  pensare che le "scie di condensa" (di cui parlano i nostri governanti)  negli ultimi 4 anni abbiano improvvisamente iniziato a stravolgere il cielo come non era mai accaduto prima.
Maggiori informazioni sulle oscure finalità del progetto del movimento Zeitgeist le potete trovare in un interessante articolo sul blog nwo-truthresearch.

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