di

Corrado Penna

Da qualche anno si sperimentano e si studiano le proprietà benefiche dell’inositolo riguardo alla cura dell’amenorrea e dell’infertilità femminile (ma anche dell’infertilità maschile almeno in alcuni casi, vedi il primo commento a un articolo del dottor Di Blasi).

Il già citato ginecologo dottor Di Blasi afferma in un suo articolo intitolato fertilità e vitamine: Al SIGO 2011 una vitamina , l’INOSITOLO, che fa parte del gruppo  B, ha avuto ormai la consacrazione nella terapia nell’ovaio policistico e più in generale nei casi di infertilità.

L”inositolo viene chiamato anche Vitamina B8 sebbene la sua classificazione come vitamina è oggetto di discussione. Al giorno d’oggi l’amenorrea o le mestruazioni molto irregolari anche in età adulta non sono solo causate dalla magrezza, ma anche dagli zuccheri industriali, dai pesticidi e da altre sostanze chimiche. Infatti ci sono anche donne con ciclo regolarissimo che non restano incinte. Per altro anche il vaccino contro il papilloma virus ha mostrato alti effetti abortivi e contiene il polisorbato 80 che è stato utilizzato per realizzare vaccini anticoncezionali per gli animali.

L’inositolo abbassa i livelli di insulina nel sangue e depura l’organismo, fino a far ripristinare l’ovulazione; vedi il sito www.inofert.it (sito che è legato alla commercializzazione di un integratore di inositolo, ma che fornisce i riferimenti scientifici delle proprie affermazioni, uno dei quali è l’articolo Effetti dell’inositolo sulla qualità ovocitaria in pazienti affette da sindrome dell’ovaio policistico, M. Stracquadanio et al., Riv. It. Ost. Gin. – 2010 – Num. 27.).

Inoltre l’Inositolo è anche un potente ansiolitico paragonabile agli psicofarmaci (ma senza ovviammente i loro terribili effetti collaterali), quindi ha anche benefici extra (i benefici extra della pillola anticoncezionale sono tutti inventati, non si trovano nemmeno nel bugiardino che addirittura mette l’amenorrea tra gli effetti collaterali, ma ormai le donne la prendono per moda e perché i media le terrorizzano a morte sugli altri contraccettivi sempre etichettati come non sicuri … alcune conoscono benissimo l’allerta dell’FDA sui rischi di tromboembolismo venoso nelle utilizzatrici di pillola contraccettiva con drospirenone, ma affermano spesso di utilizzare la pillola anticoncezionale usano a scopo terapeutico per l’amenorrea e/o ovaio policistico, appunto perché non sanno che esistono delle alternative).

Da notare come Sherrill Sellman nel suo libro-denuncia sui danni della pillola anticoncezionale e della terapia ormonale sostitutiva ("La verità sugli ormoni" – Gruppo editoriale futura, di cui qui potete trovare un breve stralcio) segnala come l’utilizzo di tale pillola possa causare l’incapacità di procreare anche dopo che la donna smette di assumerla.

Per quanto riguarda invece la contraccezione senza ricorso alla pillola, va notato che esistono valide alternative alla pillola contraccettiva, in particolare segnalo il metodo sintotermico di cui ha parlato anche un articolo del Corriere, e che funziona altrettanto bene delle pillole anticoncezionali (senza ovviamente gli effetti collaterali di un farmaco che interferisce col delicato equilibrio ormonale delle donne). Il metodo sintotermico si basa sull’individuazione dei giorni fertili tramite l’osservazione di alcuni parametri fisiologici legati agli ormoni femminili.

Una interessante scheda sull’inositolo la trovate sul sito come migliorare dalla quale traiamo queste righe (ne consiglio però la lettura integrale per scoprire tutte le proprietà benefiche del’inositolo):

Abbassano il livello di inositolo il diabete, un forte stress, una dieta ad alto contenuto proteico o una dieta a basso contenuto calorico, antibiotici, eczema, costipazione, anomalie degli occhi, colesterolo alto, alcuni medicinali.

L’assunzione di antibiotici a lungo termine può aumentare il bisogno di inositolo, come pure se si consuma un sacco di caffè. Il caffè uccide questo nutriente.

(…)

Virtualmente privo di effetti collaterali, la sua efficacia è equiparabile a quella degli SSRI (farmaci antidepressivi che agiscono sulla serotonina: Prozac Zoloft, Celexa, Paxil, Luvox).

L’inositolo viene prodotto all’interno del nostro organismo in quantità persino maggiore di quella ingerita con gli alimenti, ciò non di meno la dieta è essenziale nel mantenere alti i livelli di tale molecola. Abbiamo già visto che il caffè e la dieta troppo proteica (quale quella purtroppo in uso comunemente nell’occidente, ove tra latte, formaggio, carne e uova il consumo proteico pro-capite è decisamente eccessivo) contribuiscono ad abbassare i livelli di inositolo presenti nel nostro organismo. Al contrario ci sono molte sostanze vegetali che contengono elevate quantità di inositolo: cereali integrali (e quindi la crusca), il germe cereali integrali, le banane, i fiocchi d’avena, le noci, l’uva, gli agrumi (limone escluso), il melone, le lenticchie, i fagioli, gli ortaggi.
Queste considerazioni dietetiche ci portano a pensare che una corretta alimentazione che comprenda molta verdura e frutta (possibilmente anche cruda) e cereali integrali, che eviti gli eccessi di proteine, gli zuccheri raffinati (carboidrati semplici), il caffè, potrebbe di per sè contribuire ad elevare i nostri livelli di inositolo.
Non meraviglia infatti che la dieta scoperta dalla dottoressa Terry Wahls (e grazie alla quale ella è guarita dalla sclerosi multipla) abbia, secondo alcune testimonianze, guarito anche dei casi di infertilità.



si ringrazia Anna per la segnalazione, i link e la stesura di una prima bozza del presente articolo


Leggi anche l’approfondimento sulla dannosità delle pillole anticoncezionali
Leggi il libro di Sherrill Sellman "La verità sugli ormoni", Gruppo editoriale futura.

 

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