DI

ANDREA CARANCINI

                                                                            

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Questi ultimi giorni sono stati segnati da due notizie: la notizia dell’ “uccisione” di bin Laden[1] e la notizia della “beatificazione” di Giovanni Paolo II[2] .
L’“uccisione” di bin Laden – sul cui (fondato) scetticismo ho già condiviso la sintesi della brillante Debora Billi[3] — mi ha fatto venire in mente un bell’articolo di qualche giorno fa di Lucio Caracciolo (“Il collasso dell’informazione”[4] ) e, in particolare, la citazione da lui fatta delle tremende parole rivolte, all’epoca della guerra contro l’Iraq del 2003, da un consigliere di Bush al giornalista Ron Suskind del New York Times: Ron Suskind “La gente come lei vive in quella che noi chiamiamo la comunità basata sulla realtà”. Dove ci si illude “che le soluzioni emergano dal giudizioso studio di una realtà comprensibile. Oggi il mondo non funziona più così. Noi siamo un impero. E mentre agiamo, creiamo la nostra realtà. E mentre voi giudiziosamente studiate quella realtà, noi agiamo di nuovo, producendo nuove realtà, che voi potrete studiare. Noi siamo gli attori della storia. E a voi, a tutti voi, resta di studiarla”.
Chiosava al riguardo Caracciolo: “Un abisso separa l’arroganza di quella Casa Bianca dalle oscillazioni di Obama”.
Ecco, mi sembra che con la produzione, e l’eventuale gestione, della “morte” di bin Laden, Obama stia provando a colmare, almeno un po’, quell’abisso. Probabilmente, non sarà un’impresa facile ma, se avrà delle difficoltà a far passare la propria narrativa, queste sicuramente non verranno dall’opinione pubblica (o, almeno, dalla sua stragrande maggioranza).
Della cui passività e credulità abbiamo avuto una eloquente dimostrazione proprio due giorni fa, con la “Million March” dei fedeli venuti a Roma a festeggiare il “santo subito” Wojtyla.
Ecco, la beatificazione del "santo subito" mi ha fatto venire in mente anch’essa qualcosa, non parole però, bensì un’immagine: quella che contrassegna il dollaro americano. Molti probabilmente già la conoscono, ma non è inutile ripresentarla: il concetto che esprime, in fondo, è lo stesso delle parole del consigliere di Bush, ma con l’espressività che è propria delle immagini.
La piramide spezzata e i due tronconi: quello superiore, “raggiante”, che rappresenta gli iniziati – i padroni della narrativa – e quello inferiore, che rappresenta la massa amorfa che tale narrativa subisce, subendola – spesso e volentieri, come nel caso del “santo subito” – persino con soddisfazione.
Presenza inquietanti nel pontificato di Wojtyla Ai fan di Wojtyla eventualmente contrariati dalle mie parole suggerisco, per un ragguaglio più veritiero sulla figura del medesimo, il metodo Guareschi: visto da destra, visto da sinistra (ciò mi consente di citare due siti a me cari).
 Visto da destra: http://forum.politicainrete.net/tradizione-cattolica/3015-quelle-tenebre-1978-2005-a.html
Visto da sinistra: http://www.fondazionecipriani.it/Scritti/calvi.html
In conclusione, l’ufficializzazione della morte di Osama bin Laden, probabilmente, chiude un ciclo e ne apre un altro, forse altrettanto sanguinoso. Vedremo un altro 11 settembre? È possibile[5] , e l’eventualità è inquietante. Il dato più inquietante però è che, se vi sarà, il grosso dell’opinione pubblica potrebbe berselo come si è bevuto quello di 10 anni fa. Da questo punto di vista, la folla oceanica di due giorni fa a Roma è un pessimo segnale.

Fonte: http://andreacarancini.blogspot.com
Link: http://andreacarancini.blogspot.com/2011/05/bin-laden-ucciso-wojtyla-beato-e-la.html
[1] http://www3.lastampa.it/esteri/sezioni/articolo/lstp/400357/. Sul falso della foto relativa al cadavere, vedi l’articolo del Guardian: "Osama bin Laden corpse photo is fake": http://www.guardian.co.uk/world/2011/may/02/osama-bin-laden-photo-fake?CMP=twt_fd
[2] http://www.corriere.it/cronache/speciali/2011/beatificazione-giovanni-paolo/notizie/maggio1-racconto-mattinata-sanpietro_b49c732a-73c5-11e0-9346-82c59ffdc490.shtml
[3] http://crisis.blogosfere.it/2011/05/morto-un-osama-se-ne-fa-un-altro.html
[4] http://temi.repubblica.it/limes/il-collasso-dellinformazione/22590
[5] La propaganda occidentale sembra già precostituirne le condizioni, parlando della vendetta di “Al-Qaeda”: http://magazine.ciaopeople.com/News_WorldInfo-1/Mondo-8/Morte_di_Osama_Bin_Laden_potrebbe_scatenare_la_vendetta_di_Al_Qaeda-27169